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A 19 anni picchiata e minacciata dall’ex fidanzato

Un 20enne non accetta la decisione della ragazza di terminare la relazione...

È di Parabiago la 19enne sfuggita a minacce ed alle vessazioni del suo ex, un 20enne italiano. A liberare la giovane i carabinieri della Stazione di Rho. 

Lo scorso mese di ottobre, la giovana si è rivolta ai carabinieri, in quanto il suo ex convivente, l’aveva picchiata per due giorni di seguito, nella propria abitazione. Lui non accettava la decisione della fidanzata di lasciarlo, proprio a causa del suo carattere violento.

La ragazza per sfuggire all'uomo, di origine rom, con numerosi precedenti penali e di polizia a suo carico, si era poi rifugiata a casa della nonna residente a Rho. In una occasione la ragazza aveva dovuto anche ricorrere alle cure sanitarie al pronto soccorso, dove veniva dimessa con la prognosi di un trauma cranico guaribile in 15 gg.

I militari, oltre a raccogliere la prima denuncia, hanno invitato la vittima a rivolgersi, anche per un supporto psicologico, ad centro antiviolenza della provincia. Qui la ragazza ha raccontato che nel periodo della loro relazione – durata circa 6 mesi – era stata picchiata più volte, venendo raggiunta da colpi al viso, al capo e agli arti. La giovane è stata anche morsicata, minacciata ed umiliata.

Dal racconto della vittima e raccolto dai carabinieri è emerso quanto il rapporto tra i due ragazzi fosse “malato”, con continue fughe in varie località, con la promessa da parte del ragazzo di cambiare comportamento e di richieste di convolare a nozze, tutto puntualmente seguito da successivi episodi di violenza.

Il giovane era riuscito persino a “scovare” la vittima a casa della nonna dove era andata a riparare, iniziando a tempestarla di chiamate anche sul telefono di quell’abitazione, limitandone pertanto anche i loro spostamenti. Sono emerse, infine, le molte volte in cui alla ragazza erano state rivolte pesanti minacce, se non fosse tornata con lui.

Lo scorso 13 gennaio la fine dell’incubo, quando i Carabinieri di Rho, hanno arrestato il giovane in esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa a suo carico dal G.I.P. del Tribunale di Milano. I reati contestati sono maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed altresì estorsione, in quanto la parte lesa era costretta, con violenza, a consegnare somme di denaro al proprio compagno, ora rinchiuso nel Carcere di San Vittore a disposizione del Magistrato.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Gennaio 2017
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