(g.somazzi) – Rubate, “cannibalizzate” e poi abbandonate. È il pericolo che corrono molte Fiat500 di Legnano e zona che, in questo periodo, sono state prese di mira da ladri specializzati in furti di pezzi d'auto, interessati in particolar modo alle microcariche degli airbag e di pretensionatori delle cinture di sicurezza.

Si tratta di un fenomeno in crescita che, secondo la Polizia di Stato di Legnano, è iniziato lo scorso mese di marzo. Sino ad oggi sono state rubate 50 auto.  L'ultimo episodio rilevato dai poliziotti della squadra volanti, guidata dall'ispettore Amsicora Concas (Clicca qui), si è consumato nei giorni scorsi in pieno centro città: gli agenti hanno trovato un'auto abbandonata e "spogliata". Mentre, lo scorso mercoledì sera in prossimità di via Diaz è scomparsa un'altra Fiat "Topolino" del XXI Secolo. 

«Le auto prima vengono rubate poi letteralmente “cannibalizzate” e infine abbandonate nei posti più disparati – ha spiegato, in giornata, il vice questore aggiunto di Legnano Francesco Anelli –.  Si tratta di episodi avvenuti, non solo in città ma anche lungo l'asse del Sempione, tra Gallarate e Busto Arsizio: nel mirino, sempre le Fiat 500 non solo vecchio modello ma anche nuovo. I cruscotti vengono chirurgicamente asportati e poi i ladri si impossessano delle microcariche degli airbag e di pretensionatori delle cinture di sicurezza». Il dirigente Anelli ha poi aggiunto:«Apparentemente non vi è un vero e proprio mercato di questi pezzi d'auto. Si tratta di un fenomeno nuovo e non abbiamo indizi per poter affermare che sia un'organizzazione o meno. Perciò i miei uomini, durante i posti blocco, hanno l'ordine di controllare tutte le Fiat500. E' un modo per poter accertare che il conducente sia il legittimo proprietario e non un ladro. In caso contrario avremo beccato un delinquente».

I consigli utili per proprietari delle Fiat500 sono, inanzitutto, quello di rinunciare alla comodità del comando a distanza e chiudere manualmente la vettura con la chiave così da poter evitare che i ladri  possano intercettare e decodificare il segnale inviato dai più sofisticati e “sicuri” telecomandi. E poi munirsi di un classico dissuasore" meccanico" per volanti.