Tutto rimandato alla prossima "puntata" nel procedimento che vede imputato Valter Pusceddu per i fatti avvenuti durante l'edizione 2013 del Palio di Legnano.

All'udienza che si è tenuta oggi, venerdì 20 gennaio, al Tribunale di Milano, davanti al giudice dott. Subinaghi, infatti, tutto è stato rinviato al prossimo venerdì 10 febbraio. Il motivo? Una questione preliminare sollevata dal legale senese della difesa, legata a questioni essenzialmente procedurali che, se ritenuta fondata dal giudice, rischia di far dichiarare nulla la citazione diretta a giudizio e di comportare il rinvio degli atti al pubblico ministero. E intanto il tempo passa e la "spada di Damocle" della prescrizione si fa più vicina…

All'origine del procedimento, lo ricordiamo, i fatti avvenuti al termine della batteria che in quell'edizione della corsa ippica legnanese vedeva coinvolti Andrea Coghe (portacolori di San Martino, difeso dall'avvocato legnanese Giacomo Cozzi) e Valter Pusceddu (portacolori de La Flora), durante la quale i due fantini avevano dato vita ad un confronto continuo, che li aveva visti per almeno tre giri impegnati a trattenersi per la giubba e a nerbarsi. Alla fine della corsa, nel rientrare nella zona riservata a fantini e cavalli, Coghe era stato colpito al volto, e le indagini scattate a seguito del fatto hanno condotto al procedimento che vede imputato Pusceddu. Solo al termine dell'iter giudiziario sapremo se il fantino verrà effettivamente ritenuto responsabile delle lesioni riportate dal collega. 

Pusceddu, inoltre, a seguito dei fatti che hanno condotto all'odierno giudizio è stato squalificato a vita dal Palio e contro questa decisione aveva presentato ricorso al TAR, ma la sua richiesta non aveva trovato accoglimento.