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Tosi: “Il trasloco sarà un fallimento per Legnano!”

Così Mirco Rota commenta la più pessimistica delle soluzioni, dopo il No del governo ad aiuti per restare in città - Una nota della UILM...

Preoccupazione e sconcerto. Così il mondo sindacale risponde alle notizie negative sul futuro della Tosi a Legnano, a causa del rifiuto governativo ad aiuti per evitare un trasferimento fuori città.

"Se la Tosi traslocherà, sarà un fallimento per Legnano". Ne è convinto il sindacalista Mirco Rota segretario della Fiom-Cgil Lombardia che oggi, venerdì 30 dicembre, ha commentato le intenzioni di Presezzi di trasferire la fabbrica legnanese a Burago. Ipotesi, quest'ultima, che con la fine dell'anno si sta sempre più concretizzando anche se i brianzoli non danno ancora piena ufficialità alle indiscrezioni.

"Se la Tosi lascerà Legnano, sarà veramente una sconfitta per tutti e in particolar modo per la città che perderà un simbolo – spiega Rota -. Giovedi 12 gennaio, come Fiom, abbiamo chiesto a Presezzi di Incontrare i sindacati in quell'occasione chiederemo delucidazioni".

Secondo il sindacalista, il trasferimento non rispetterebbe l'accordo sindacale: "L'accordo prevedeva che Presezzi si sarebbe impegnanto a tenere la Tosi a Legnano anche dopo il quinquiennio previsto dal piano industriale. Evidentemente, per la nuova proprietà quest'accordo ha ben poco valore. Noi però siamo pronti a dare battaglia per esprimere la nostra contrarietà".

Secondo il sindacalista è arrivata la resa dei conti: "A questo punto c'è da domandarsi quali agevolazioni riceverà Presezzi nel trasferirsi. Inoltre, dove sono le istituzioni? E Confindustria, perché non prende posizione?".

«A ridosso dell'inizio del nuovo anno- sono invece le parole del segretario generale Uilm Milano, Vittorio Sarti– ci troviamo di fronte invece ad un punto di domanda sul futuro, visto che, dalle ultime notizie diffuse, la proprietà starebbe comunque valutando la prospettiva di spostamento nel sito di Burago a seguito dell'esito negativo dei tavoli al Ministero per il mancato supporto del governo a fronte degli investimenti prospettati dalla dirigenza aziendale». Il prossimo incontro già in calendario tra sindacati e proprietà è previsto per il 12 gennaio.

«Dopo quel difficile accordo che aveva scongiurato il fallimento- prosegue Vittorio Sarti- i lavoratori hanno già dovuto affrontare grandi sacrifici. Non si può pensare ora, dopo questo trascorso, di trasferire il polo produttivo, che rappresenta un nodo fondamentale ed un simbolo del comparto produttivo del legnanese. È tempo che il Ministero e la Regione passino dalle parole ai fatti, sostenendo concretamente la permanenza della Tosi a Legnano, così come era stato promesso ai tavoli di confronto con l'accordo di programma: non c'è più tempo da perdere. È paradossale: il Jobs act è stato fatto passare come una svolta fondamentale per attrarre investimenti esteri nel nostro paese, quando non ha in realtà portato i risultati che erano stati previsti, mentre non si riesce a scendere in campo concretamente per supportare la prosecuzione di un'attività storica come Tosi a Legnano».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Dicembre 2016
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