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Tosi: i lavoratori bocciano l’accordo

Su 351 lavoratori, 122 hanno votato contro l'intesa - 131 non si sono presentati...

L'ipotesi d'accordo per i 351 lavoratori della Tosi, siglata da Fim Uilm e Presezzi, è saltato e la Fiom esulta. Con 122 voti contro, i lavoratori hanno deciso di non accettare l'intesa raggiunta la mattina di venerdì 24 aprile dopo l'uscita di scena della delegazione Fiom (leggi qui) che avrebbe garantito lavoro per circa 200 dipendenti.  Solo 97 hanno votato a favore e una scheda è risultata bianca.  

Ancor più sconcertante è il numero di chi non si è recato in fabbrica per esprimere il proprio parere: ovvero 131, tra cui diversi dipendenti con il posto lavorativo garantito. Un numero importante che fa pensare a un disinteresse generale.

Si tratta di un risultato che ha lasciato interdetta e senza parole la Fim- Cisl Milano Metropoli e la Uilm. L'unica soddisfatta è risultata la Fiom-Cgil che non ha mai nascosto la propria contrarietà all'ipotesi d'accordo, tanto che, dopo le votazioni, ha portato a Palazzo Malinverni un centinaio di lavoratori. Ad accogliere il gruppo è stato il vice sindaco Pier Antonio Luminari, poi una piccola delegazione ha incontrato in privato il sindaco Alberto Centinaio. Un'azione dimostrativa per affermare a chiare lettere la  posizione del sindacato "rosso": «Riprendere la trattativa per garantire diritti e certezze a tutti lavoratori coinvolti e alla continuità dell’azienda» (leggi qui).

Intanto il commissario straordinario Andrea Lolli, come da prassi, ha già consegnato alle Rsu l'apertura della mobilità per tutti i 351 lavoratori. Ma se entro 60 giorni il gruppo "Bruno Presezzi" non riaprirà il tavolo della trattativa la Franco Tosi, entro giugno, si potrà definire totalmente fallita e della storica azienda di turbine non resterà altro che una cattedrale abbandonata in pieno centro città.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Aprile 2015
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