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Presezzi: “Non lasceremo alcun lavoratore per strada”

A margine dell'incontro pubblico sulla Tosi voluto dalla Fiom, intervista in esclusiva a Barbara Presezzi...

"Nessun lavoratore della Franco Tosi resterà in strada". E' il concetto espresso,  a margine della serata pubblica voluta dalla Fiom Cgil, da Barbara Presezzi moglie del titolare dell'azienda brianzola nuova proprietà della storica azienda.

L'incontro, svoltosi nella sala blu del Welcome Hotel, è stato organizzato dal sindacato per ribadire la propria posizione e discutere sulle prospettive occupazionali della Tosi. La conferenza è stata tenuta da Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia e Renato Esmeraldi, segretario generale della Fiom- Cgil locale. Seduti tra il pubblico vari volti noti della politica legnanese, come il capogruppo consiliare del PD, Monica Berna Nasca, e il consigliere comunale di Sinistra Legnanse Giuseppe Marazzini.

Da ricordare anche l'intervento della parlamentare on.Eleonara Cimbro (nella foto a lato) che ha voluto smentire la polemica sulla mancanza di attenzione da parte della politica: «La responsabiltà oggettiva è del commissario straordinario. La politica in questi casi non può incidere ma invitare tutti i soggetti coinvolti verso la giusta direzione ossia una continuità d'impresa».

La serata è stata un susseguirsi di testimonianze di diversi lavoratori che, esasperati, hanno voluto esprimere la loro difficoltà nel vivere questa situazione d'incertezza. Dal loro canto i sindacalisti Rota e Smeraldi hanno ribadito: «Siamo in un momento delicato in quanto è in atto la trattativa tra sindacati e proprietà. E noi come avevamo già annunciato da tempo vogliamo la salvezza di tutti i 346 lavoratori della Tosi. Soltanto se ci verranno presentate adeguate migliorie firmeremo l'accordo, altrimenti niente. Anche se questo vorrà dire fallimento, un finale la cui  responsabilità non è nostra bensì del commissario straordinario che sta gestendo l'amministrazione straordinaria».

Per ragioni non chiare, l'imprenditrice Presezzi, seduta tra il pubblico (com'è visibile nella foto a lato), non è riuscita a prendere la parola e, a fine incontro, ha voluto sottolineare alla stampa: «La nostra è un'azienda piccola ma solida e il nostro piano industriale è vincente: diamo soluzioni per tutti i laoratori coinvolti».

Presezzi ha poi commentato: «Avrei voluto prendere la parola per far chiarezza su alcuni punti e per rispondere alle diverse accuse mosse. Pazienza, ma ribadisco che il Piano industriale da noi presentato è serio. E confermo che, per questioni di mercato, non esiste alcuna possibilità di scriverne uno su un periodo più lungo di anni». L'imprenditrice ha continuato: «Abbiamo cercato e proposto possibilità lavorative per tutti i lavoratori della Tosi. Non abbiamo escluso la formula del prepensionamento per circa 80 dipendenti a cui manca poco per raggiungere questo traguardo. Così come abbiamo proposto a circa 30 lavoratori un piano di formazione per un futuro reinserimento in Tosi».

Resta una preoccupazione per Presezzi: «Se non si troverà un accordo, l'azienda non solo andrà in fallimento ma verrà negata una possibilità a tutti i lavoratori della Tosi che finiranno in cassa integrazione. Ricordo che il nostro impegno è concreto. Lo conferma anche il fatto che, per svolgere una commessa e pagare gli stipendi, abbiamo già investito in Tosi 8 milioni di euro».

E in risposta ai continui attacchi formulati sullo spessore societario dell'azienda la signora Presezzi ha risposto con determinazione: «Saremo anche piccoli, rispetto altri colossi industriali, ma di fatto siamo solidi, senza debiti e con un fatturato di 135 milioni di euro annui, sempre in crescita. Intendiamo fare un passo alla volta. Non è escluso che apporteremo migliorie al piano industriale e studieremo anche un possibile acquisto dell'immobile, in quanto è sincero e concreto l'impegno per mantenere la fabbrica in città».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 18 Aprile 2015
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