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Rota (Fiom): «Tosi, a un bivio tra chiusura e rischio fallimento»

La procedura di vendita del ramo d'azienda scadrà a fine mese e  il segretario generale Fiom-Cgil Lombardia Mirco Rota si dichiara preoccupato...

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del segretario generale Fiom-Cgil Lombardia Mirco Rota. Nel documento il sindacalista esprime le sue perplessità sulla situazione in cui verte la Franco Tosi in amministrazione straordinaria che «ormai si trova al bivio tra una chiusura a breve termine e il rischio fallimento dietro l'angolo».


Gli ultimi fatti portano ormai inesorabilmente alla chiusura della Franco Tosi a Legnano.

Diversamente dalla procedura stabilita nella seduta del consiglio comunale del 6 febbraio scorso a Legnano rispetto alla sorte della Franco Tosi Meccanica Spa, il commissario straordinario ha deciso di procedere con un'asta senza rilanci, sia per ragioni di tempo, sia, perché a distanza di un anno ci si è accorti che non sarebbe arrivata nessuna altra azienda a contendere lo stabilimento.

Un fatto già ampiamente previsto e più volte ribadito dalla Fiom in questa criticata gestione da parte del commissario straordinario. La decisione risulta motivata anche da fattori temporali, dato che la procedura scadrebbe il 31 di marzo con i rischi concreti di fallimento.

Questa è un'altra, l'ennesima delle stranezze, in questa vicenda kafkiana, soggiunge il segretario dei metalmeccanici lombardi, dato che l'asta e i rilanci si potevano fare in una giornata, in tempi più lunghi, mentre i rilanci, avvenivano di fatto, a distanza di cinque minuti.

L'epilogo della gestione porta inesorabilmente al fatto che la migliore offerta è quella che porta all'assunzione di meno dipendenti rispetto alle altre due, non garantisce alcuna continuità aziendale a Legnano, dato che come è noto l'azienda si riserva di trasferirsi dopo soli due anni dal suo insediamento.

Se ancora oggi c'è qualcuno che non dice nulla, perché non c'è ancora nulla di deciso, per noi è ormai evidente quanto si è fatto e il modo in cui si intende chiudere questa vicenda, che per responsabilità altrui ormai si trova al bivio tra una chiusura a breve termine e il rischio fallimento dietro l'angolo.

A questo punto è necessario che da parte del Ministero si prenda atto della situazione e della gestione del commissario straordinario, affinché si impedisca un epilogo di questa natura, in cui i primi a rimetterci sarebbero i lavoratori della Franco Tosi.

Deve essere chiaro a tutti i livelli che la Fiom, per gli aspetti e gli atti che la vedranno coinvolta, non si renderà assolutamente complice di questa condotta e delle conseguenze che da essa derivano.

Mirco Rota Segretario generale Fiom-Cgil Lombardia

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Marzo 2015
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