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Fim-Cisl: «Con le polemiche non salveremo la Tosi»

Ermanno Cova, segretario della FIM CISL Lombardia, ha voluto fare il punto della situazione ed esprimere la sua posizione...

(g.s.) – «Per salvare la Tosi, serve unità e non polemiche. E ricordiamoci che l'azienda aggiudicataria dovrà fare i conti con i sindacati». Così, stamattina, ha esordito Ermanno Cova, segretario della FIM CISL Lombardia, in merito alle ultime vicende della azienda cittadina e alle polemiche a distanza tra alcuni esponenti sindacali e l'amministrazione comunale.

Insieme a Cova, nella sede della Cisl, Edoardo Barra, esponente sindacale della Fim-CISL Milano Metropoli Legnano Magenta e Tiziana Cavalleri della RSU.

«Non serve fare polemica e poi chiedere unitá. Il tema Tosi è delicato e si può sintetizzare in tre concetti: lavoro, poichè tutti i 350 lavoratori hanno bisogno di soluzioni, impresa perchè c'è bisogno di una azienda che investa e poi è utile la comunità, intesa come fronte compatto». Cova ha poi aggiunto: «Noi non riteniamo insufficienti le tre offerte presentate. La Tosi era tecnicamente fallita e sta tornando piano piano a funzionare. Non capisco questo voler sparare a tutti i costi sulla croce rossa: noi vogliamo dare fiducia. Quindi, guardiamo se c'e possibilità di perseguire un disegno con prospettive future. Non patteggiamo per nessuno: non siamo più nel tempo delle parole ma dei fatti».

Mercoledì 28 gennaio partirà una fase di rilancio d'asta per l'acquisto della Tosi e, dopo una ventina di giorni, quindi a fine febbraio, si saprà il nome dell'acquirente (durante quest'arco di tempo potranno essere accolte ulteriori offerte). Dopodiché, l'azienda aggiudicataria dovrà fare i conti con i sindacati e a tal proposito Barra ha ribadito: «Preso atto delle offerte formulate dai tre acquirenti dobbiamo sottolineare che a febbraio ci sará un confronto serrato obbligatorio con il sindacato. Si aprirà un tavolo delle trattative per far rispettare l'articolo 47 del codice civile e quindi per tutelare i lavoratori. Non va sottovalutato questa fase che durerà 25 giorni al Ministero e durante la quale ci auguriamo di trovare un accordo tra le parti. Perciò, in questo momento, si sta parlando di qualcosa non ancora concretizzato». Barra ha poi concluso: «A quest'importante tavolo speriamo ci sia anche la Fiom- Cgil».

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Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Gennaio 2015
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