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Lavoratori FIOM in corteo contro il Governo

Duecento lavoratori, in piazza, a Legnano, per manifestare in difesa del posto di lavoro e contro gli eventi di Roma...

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Corteo lavoratori Fiom ottobre 2014 4 di 19

(m. tajè) – Duecento lavoratori e lavoratrici della Fiom Ticino Olona, stamane, in piazza, a Legnano, per manifestare in difesa del posto di lavoro e contro gli eventi di Roma in cui i lavoratori della Thyssen Krupp sono stati colpiti dai manganelli della Polizia durante un presidio sindacale.

La manifestazione prevedeva un raduno di fronte alla sede legnanese della Confindustria, ma già alle 9.45 i lavoratori si sono messi in marcia verso il Municipio e il Commissariato di P.S. 

Arrivati in Largo Tosi, i manifestanti sono quindi tornati sui loro passi e, percorrendo corso Italia, hanno raggiunto piazza Monumento.  Un corteo assolutamente pacifico, sotto il controllo delle Forze dell'Ordine. I problemi maggiori hanno riguardato il traffico. Impegnativo il lavoro della Polizia Locale per alleviare i disagi agli automobilisti e al servizio pubblico di autobus, costretti a percorsi  e a fermate alternativi.

All'ombra  del Guerriero, la manifestazione si è sciolta con un intervento di Renato Smeraldi della Fiom: "Quello contro i lavoratori della Thyssen è stato un atto vergognoso che deve mobilitare l'intero Paese – ha esordito il sindacalista – . Se qualcuno ci vuole fermare, sappia che noi andremo avanti. Oggi, al Ministero, risultano aperti tantissimi tavoli di crisi, compreso quella della Franco Tosi. E la risposta del Governo sarebbe questa: usare i manganelli contro i lavoratori?".

"Noi non ce la prendiamo con i poliziotti, anche loro lavoratori – ha proseguito l'esponente della Fiom – ma pretendiamo le scuse. La responsabilità del Governo è evidente. Non sa andare oltre alle chiacchiere e alla discussione sull'articolo 18, perchè la sua libertà è la libertà di licenziare. Andremo allo scontro frontale, senza tentennamenti. Le proposte di Renzi sono la fotocopia di quelle del padronato e di Confindustria".

La manifestazione ha visto la presenza della sola Fiom, tuttavia Smeraldi si è mostrato convinto che "i lavoratori non si faranno dividere e scenderanno in campo insieme per dare sostegno e solidarietà ai colleghi della Thyssengroup perchè azioni di questo genere non si ripetano più".

In giornata anche Rifondazione Comunista – Circolo di Legnano, presente al corteo, ha voluto diffondere il suo pensiero con il seguente comunicato: "Manganelli contro gli operai: è la rappresentazione plastica di quello che ormai da troppo tempo è in atto nel nostro Paese, la traduzione visiva dell’attacco progressivo e inesorabile ai diritti e alla dignità dei lavoratori, e alla legittimità delle organizzazioni sindacali che li rappresentano ad esprimersi ed essere ascoltate sulle leggi con cui il Governo Renzi  intende regolare il mondo del lavoro.
Lavoratori ridotti al silenzio e all’impotenza, nuovi schiavi, merce da vendere e comprare: è su queste basi che si intendono risollevare le sorti della nostra “Repubblica fondata sul lavoro”? E’ questa l’”innovazione” tanto sbandierata? E’ questo il contributo del semestre italiano all’Europa e alle sue fallimentari politiche di austerity? O è solo l’ennesimo tributo ai poteri economici e finanziari che di fatto governano l’Italia e il mondo?
Rifondazione Comunista di Legnano esprime la propria vicinanza e solidarietà ai lavoratori dell’Ats di Terni e alla Fiom, ma con esse anche la volontà di contrastare con tutte le proprie forze l’involuzione democratica in atto e di contribuire alla costruzione di una società basata sull’equità e la giustizia sociale, insieme a tutte le forze politiche e sociali che ancora si riconoscono nei valori della Sinistra". 

Redazione
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Pubblicato il 31 Ottobre 2014
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