Da sinistra, i sindacalisti Dell'Acqua, Oliva e Stampini durante l'incontro odierno con la stampa

(m.t.) – Salvare Euroimpresa, ma con una chiara indicazione: l'Agenzia di sviluppo del territorio deve mantenere comunque e sempre la sua originaria funzione.

In sintesi, ecco l'appello lanciato oggi dai sindacati CGIL, CISL, UIL dopo l'assemblea dei soci Euroimpresa andata a vuoto venerdì scorso per la decisione dei rappresentanti della Provincia di abbandonare l'incontro.

I sindacalisti non hanno voluto entrare nel merito della polemica sorta tra i Comuni e la Provincia soprattutto sulla volontà dei primi e la contrarietà della seconda circa una fusione tra Euroimpresa e Euroimmobiliare, tuttavia è apparso evidente il loro indirizzo: l'Agenzia deve continuare ad esistere, ma con una strategia concreta ed efficace. Se poi questo comporta un impegno anche in ambito immobiliare, va bene, ma non in maniera esclusiva. E, inoltre, i nuovi amministratori dovrebbero essere scelti in base alle competenze, non a criteri di carattere solo politico.

"Il nostro – ha spiegato Stefano Dell'Acqua della Uil – vuole essere solo un appello al buon senso, noi non abbiamo nè le quote e neppure la possibilità di un intervento diretto nella questione, però Euroimpresa è troppo importante per il territorio e non è pensabile la sua messa in liquidazione".

"Quello tra i Comuni e la Provincia – ha fatto eco Giuseppe Oliva della Cisl – è uno strappo da ricucire assolutamente. Oggi, sentiamo forte la necessità di un rilancio dell'Agenzia, non di polemiche disgreganti. Da qui la richiesta per riportare la questione a un senso comune".

"Nella nostra provincia – il commento di Maurizio Stampini della Cgil – Euroimpresa è l'unico strumento di sviluppo esistente, averla poi in Legnano è un valore aggiunto da non dimenticare. E, se è importante la sua esistenza, è anche fondamentale che mantenga la sua originaria attività e che nel nuovo CDA trovino posto persone qualificate ed esperte. Infine, ricordiamoci anche che salvare Euroimpesa signfica salvaguardare l'occupazione dei suoi dipendenti".