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CASA FERIE TOSI, VERSO LA CHIUSURA

Già complicata da tempo, la situazione è precipitata per le dimissioni del presidente, Nicolò Zanda, che si difende: "Sono stato lasciato solo...

Dopo 51 anni, la Casa Ferie Franco Tosi è vicina alla chiusura. La comunicazione – denuncia arriva dallo stesso mondo sindacale legnanese, vale a dire coloro che hanno sin qui gestito un'attività sociale di grande interesse per lavoratori e pensionati. Già complicata da tempo, la situazione è precipitata in questi ultimi giorni per le dimissioni presentate a fine ottobre dal presidente dell'Ente, Nicolò Zanda, in carica dal 22 gennaio 2007 e conosciuto in città soprattutto per la carica di presidente dell'Asd Legnano Calcio 1913, 

"Oggi – denunciano in un allarmante documento Fim Fiom Uilm Legnano e la Rsu Franco Tosi Meccanica –   abbiamo ricevuto dal commercialista, che ha l’incarico di redigere i bilanci, la notizia che la Casa Ferie è gravata da pesanti debiti sia verso i fornitori che verso i lavoratori degli alberghi di Sestri Levante e Cattolica. Egli ha raccolto informazioni che confermano la volontà di sfratto del proprietario dell’immobile ligure. Queste situazioni di gravissima negligenza portano al rischio di cancellazione di oltre 51 anni di storia di socialità operaia in Tosi".

"Fim Fiom Uilm e Rsu, che assieme a Cgil Cisl e Uil, da tempo tentano di salvaguardare questo istituto sociale – proseguono i sindacati –  possono solo constatare che tutti gli sforzi fatti sono vanificati e gravi sono le responsabilità in capo al CdA dell’istituto a partire dal suo presidente. Seguiamo con attenzione i prossimi sviluppi tentando di salvaguardare gli organismi sociali sani, a partire dalla Mutua Assistenza, evitando che si diffonda un contagio negativo. Occorre con chiarezza fare emergere tutte le responsabilità, ove presenti. Le OO.SS., che hanno unicamente un ruolo di indirizzo, si attiveranno con immediatezza al fine di non disperdere un patrimonio storico fino a ieri fiore all’occhiello della nostra comunità".

Lo sfratto esecutivo a Sestri è previsto mercoledì 4 dicembre. La causa è da ricercare in una morosità nel pagamento dell'affitto al proprietario. Per i sindacati, che ieri hanno avuto un incontro con il sindaco Centinaio, oltre al danno, anche la beffa per una serie di investimenti effettuati di recente nella struttura che andranno ovviamente perduti, in quanto non sarà possibile svolgere quella attività invernale tanto apprezzata dai numerosi ospiti che ogni anno frequentavano la Casa. 

"A Sestri – spiega un sindacalista – erano impegnati tra i 12 e 15 dipendenti che devono ancora ricevere uno stipendio e le competenze di chiusura contratto. A Cattolica, l'attività è cessata a settembre".

Nicolò Zanda, nella foto, da parte sua, si difende a spada tratta: "I colleghi sindacalisti – l'esordio dell'ex presidente – hanno indetto l'ultima riunione quando, guarda un po', ero ammalato. Inoltre, affermano il falso quando scrivono che solo adesso vengono a sapere delle difficoltà sorte alla Casa delle Ferie, perchè già nell'aprile 2012 la situazione era ben nota. Da due anni, sono in attesa che una apposita commissione decida le elezioni per il nuovo CdA, considerato il fatto che i precedenti consiglieri si sono tutti allontanati. Era stata indicata anche una "triade" in grado di affiancarmi, ma non se n'è fatto nulla".

"Non sfuggo alle mie responsabilità – prosegue Zanda – sono profondamente dispiaciuto per quanto sta avvenendo, ma i colpevoli vanno ricercati altrove. Io, ad esempio, quando sono entrato in carica, ho ereditato subito una causa persa e indetta da due dipendenti, per ragioni da addebitare a chi mi aveva preceduto. Subito mi sono ritrovato con 75mila euro in uscita dal bilancio. Oggi, giustamente, si ricordano i crediti verso i lavoratori, ma anch'io da due anni sono in cassa integrazione e da mesi non ricevo lo stipendio dalla Franco Tosi".

"E poi – conclude l'ex presidente – si parla di una situazione debitoria che potrebbe far pensare a un buco pesantissimo. In realtà, si tratta di debiti che qualsiasi azienda in crisi può affrontare e risolvere, se si ha la volontà di trovare una soluzione. Parliamo di una rata d'affitto per l'immobile di Sestri e di un mese di stipendio per i dipendenti, più quanto dovuto ai fornitori. La Casa Ferie può rimanere aperta, basta avere la voglia di impegnarsi ed è quanto mi auguro avvenga".

marco tajé

Redazione
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Pubblicato il 15 Novembre 2013
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