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APA-CONFARTIGIANATO: COSTRUZIONI, CANCELLARE IL DURT

Mauro Franceschini, Presidente Categoria Edili di APA Confartigianato, definisce insensato il procedimento voluto dall'Agenzia delle Entrate...

Un alleggerimento della burocrazia per ridare slancio alle attività delle imprese. Era questa la promessa fatta dal Governo Letta al mondo dell’imprenditoria italiana. E invece le aziende dovranno avere a che fare con un nuovo adempimento inutile e complicato, che rischia di dare il colpo di grazia al settore delle costruzioni, già alle prese con una crisi profonda: si tratta del Durt, il Documento unico di regolarità tributaria. L’emendamento dispone che tutte le imprese appaltatrici e subappaltatrici, per poter essere pagate dai propri committenti, debbano ottenere dall’Agenzia delle Entrate il documento che attesta l’assenza di debiti tributari da parte dell’azienda alla data del pagamento.

È un procedimento insensato con il quale si chiede agli imprenditori di comunicare periodicamente al Fisco i dati delle proprie buste paga per consentire all’Agenzia delle Entrate di accertare la regolarità delle imprese – dichiara Mauro Franceschini, Presidente Categoria Edili di APA Confartigianato – Ed è tanto più incomprensibile considerato che è inutile al fine di verificare il corretto versamento delle ritenute, essendo l’obbligo del versamento delle stesse indipendente dal diritto del contribuente di scomputarle dalla propria dichiarazione, una volta ottenuta la certificazione”.

Le nostre imprese sono allo stremo e hanno bisogno di semplificazione, non dell’ennesimo provvedimento inutile e contorto – protesta Franceschini – L’introduzione del nuovo Documento unico di regolarità tributaria rischia di vanificare gli effetti benefici del decreto legge 63/2013, che ha prorogato per tutto il 2013 gli ecobonus per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici. Chiediamo perciò al Governo – conclude Franceschini – di cancellare l’emendamento con cui è stato istituito il Durt, e ci batteremo affinché la voce delle PMI venga ascoltata”.

(Fonte Agenord)

Redazione
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Pubblicato il 26 Luglio 2013
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