Dopo il Canton Ticino, anche a Varese tutti riconoscibili. Il sindaco Attilio Fontana ha infatti firmato l'ordinanza che prevede che tutti siano visibili in pubblico, vietando sostanzialmente l'uso del burqa. L’ordinanza, che dovrà passare poi al vaglio della Prefettura, mira a “prevenire l’insorgenza di tensioni ed ingiustificati allarmi nella cittadinanza come conseguenza della presenza in città di soggetti non immediatamente riconoscibili e identificabili". Un atto conseguente ai recenti fatti di Parigi che hanno "investito" il mondo intero. 

Il comune di Varese, con questa ordinanza, va oltre la legge che proibisce l’utilizzo di mascherarsi durante le manifestazioni pubbliche, perchè amplia il divieto anche nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Uniche eccezioni di copertura del viso i caschi da moto e quelli di protezione dei lavoratori, per alcuni malati gravi. Previste una sanzione tra i 75 e i 450 euro per violazioni dell'ordinanza. 

Anche in Regione si discuterà sul tema dopo l'interrogazione presentata a Maroni dal vice capogruppo della Lega Nord Fabio Rolfi, che chiede che venga impedito l'accesso nei luoghi pubblici, compresi gli ospedali, "a chiunque indossi indumenti che coprono completamente il volto o non rendano immediato il riconoscimento".