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Variante Pgt: la Lega Nord presenta 46 emendamenti

Secondo il Carroccio locale manca programmazione e il non consumo di suolo non è reale...

Nella giornata di venerdì 17 settembre, la Lega Nord Legnano ha protocollato quarantasei emendamenti alla variante del PGT del Comune di Legnano.

Secondo il Carroccio «nella variante voluta da questa amministrazione i punti principali sui quali soffermarsi possono essere suddivisi in tre questioni principali: Le modifiche apportate agli ambiti di trasformazione; La (non) pianificazione delle aree principali e strategiche della città; Il non reale consumo di suolo». 

«Nella variante – sottolinea Gianluca Alpoggio, segretario Circoscrizione Lega Nord Legnano – si assiste allo stralcio di alcuni ambiti del precedente PGT di cui non se ne capisce il senso. Senza scendere in tecnicismi, si nota sin da subito lo stralcio di alcuni ambiti che per posizione e conformazione erano stati pianificati con l’attuale PGT per dare una pianificazione e sviluppo coerenti e lineariSempre osservando la variante, si registrano alcune ridefinizioni dei parametri urbanistici, si variano alcune destinazioni e si inseriscono alcuni vincoli in determinati ambiti che non hanno un reale obbiettivo di pianificazione, ma sono probabilmente dettati da semplice ideologia politica». 

La Lega prende in considerazione tre aree in particolare: Franco Tosi, Manifattura e Caserma.

«A queste – prosegue Alpoggio – non viene infatti dato un indirizzo di sviluppo che ne consideri le reali prospettive, tenendo conto dello stato dei luoghi, della loro conformazione, posizione, delle possibilità di investimento per la loro riqualificazione e sviluppo e della incentivazione al miglioramento della vivibilità urbana e della riqualificazione e valorizzazione delle aree limitrofe che ad oggi subiscono direttamente ed indirettamente la situazione dei suddetti ambiti.Invito, per meglio comprendere quanto sopra detto, a confrontare l’ambito della Caserma Cadorna del PGT vigente con quello esposto nella variante. Nel primo vi era un chiaro indirizzo di pianificazione, nel secondo invece il nulla. E penso che chiunque converrà che la zona del Cadorna e la città intera, se fosse attuata una previsione come quella del PGT vigente, ne gioverebbe e verrebbe valorizzata in modo importante». 

L’ultimo punto, su cui il segretario si è concentrato, riguarda il consumo di suolo: «Stralciare qualche ambito di trasformazione, ma soprattutto aumentare nel modo discutibile il Plis dell’Alto Milanese, confrontando poi i dati risultanti con quelli del PGT vigente e dichiarare che si è ridotto il consumo di suolo ed aumentate le aree verdi, sembra più il famoso spot del gratta e vinci “ti piace vincere facile?” che un oggettivo conseguimento di un obbiettivo».

«In definitiva – conclude Alpoggio – la variante presentata, più che un aggiornamento al Piano di Governo del Territorio pare un regressione dello stesso, senza una vera pianificazione e con poche modifiche mirate. Se si tiene poi conto che verrà adottata a fine mandato, sembra più un atto politico che una modifica allo strumento di pianificazione più importante della città, che dovrebbe essere invece pensata per migliorare la vivibilità urbana e cittadina e favore lo sviluppo delle varie componenti della comunità».

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Settembre 2016
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