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Tosi: La politica si divide, come il sindacato

Il timore del PD per il possibile fallimento, SEL schierato dalla parte della FIOM...

(m.t.) – Dopo il mondo sindacale (Fiom che mostra i muscoli e lascia sole le sconfitte Fim e Uilm), anche quello della politica si divide nei giudizi nel dopo-referendum tra i lavoratori che hanno bocciato l'accordo con la Presezzi. In serata, ecco l'analisi del PD che si pone sullo stesso livello dell'amministrazione comunale, mostrando soprattutto preoccupazione per il possibile fallimento della Tosi. Immediatamente successivo il commento di SEL, decisamente vicino alla Fiom. In realtà, il comunicato era stato già inviato alla nostra redazione sabato scorso, con obiettivo mostrare contrarietà alla comune opionione di Giunta Centinaio e PD. Quel documento non è mai arrivato nella nostra casella postale elettronica. Misteri del web. Naturalmente, lo proponiamo come abbiamo sempre fatto, in nome di un confronto democratico e costruttivo. Se qualcuno pensa di allinearci tra quanti amano oscurare questo o quel gruppo politico, ha davvero sbagliato indirizzo. Infine e di seguito anche la posizione della Lega Nord, che si augura un ritorno al tavolo delle trattative


Il Partito Democratico di Legnano prende atto con rammarico ma con rispetto della volontà dei lavoratori della Franco Tosi.
La bocciatura dell'accordo tra la proprietà e alcune sigle sindacali ci preoccupa per i posti di lavoro, per la procedura di fallimento e per l'ovvia conseguenza della scomparsa del marchio storico della fabbrica legnanese.
Auspichiamo l'immediata costituzione di un tavolo istituzionale dove tutte le parti interessate possano tentare di raggiungere un nuovo accordo e per trovare una soluzione.

Il segretario
Alberto Dell'Acqua


Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese, contrariamente all’amministrazione e alle forze politiche che hanno espresso la loro soddisfazione in merito agli ultimi sviluppi sulla vicenda Franco Tosi, esprime un giudizio negativo sui contenuti dell’ipotesi di accordo, firmato dai sindacati Fim e Uilm, appoggiando e ribadendo le valutazioni espresse dalla FIOM. 
Riteniamo che, nonostante la proposta da parte della FIOM di aggiornarsi al 27 Aprile, sia un atto grave l’esclusione di quest’ultima dalla prosecuzione della trattativa, poiché di fatto ha portato all’esclusione di una parte  fondamentale di rappresentanza dei lavoratori. 
L’ipotesi di accordo non prevede né un  piano industriale credibile, con il mantenimento della società a Legnano, né un rilancio strategico di una società come la Franco Tosi e men che meno garantisce la continuità occupazionale dei lavoratori.
Quali garanzie potrà mai offrire una società,  che intende rilanciare ed investire sul piano industriale la Franco Tosi, quando richiede da subito la cassa integrazione per 90 lavoratori dei 170 che verranno assunti? 
Inoltre, vengono chieste le dimissioni in deroga alle norme di Legge che garantiscono la continuità del rapporto di lavoro per assunzione ex novo,  perdendo di fatto tutti i diritti acquisiti e rientrando nelle nuove forme di lavoro con l’applicazione del  JOB ACT.  Per gli altri lavoratori non esiste alcuna garanzia, prima la cassa integrazione poi il licenziamento in attesa di riassunzione.
I lavoratori saranno chiamati a firmare dei verbali di conciliazione, condizione capestro per l’accettazione dell’accordo da parte della società Presezzi.
Non ci sembra che ci sia molto di che essere soddisfatti. Come al solito si scarica sui lavoratori la responsabilità della buona riuscita di un accordo e li si ricatta. Il lavoro, i diritti acquisiti e la qualità stessa del lavoro dovrebbero  essere la priorità del nostro paese, come viene anche riportato dall’art. 1 della nostra Carta Costituzionale contrariamente da quanto sta avvenendo con le politiche attuali del governo Renzi.
Diamo atto alla FIOM di aver cercato dall’inizio un coinvolgimento aperto nei confronti della città e dei suoi attori principali, non ultimo l’incontro del 17 Aprile, dove purtroppo abbiamo riscontrato la totale assenza dell’amministrazione comunale.
Sinistra Ecologia Libertà si augura che la trattativa possa essere ripresa per arrivare ad un accordo che salvaguardi tutti i lavoratori e i loro diritti, ridando quel prestigio ad una società storica come la Franco Tosi,  alle sue professionalità presenti sia per l’industria italiana che per quella internazionale, e all’intera cittadinanza.

Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese


A seguito delle ultime notizie e dell'evolversi dei fatti riguardanti la Franco Tosi ed i suoi dipendenti, non possiamo che tornare ad esprimere preoccupazione per come la vicenda si sta evolvendo.

Personalmente, ho ritenuto corretto aspettare l'esito della votazione del referendum per l'ipotesi di accordo prima di esprimere una posizione sulla vicenda.

Giovedi scorso la Fiom ha lasciato il tavolo della trattativa perchè non concorde con i contenuti dell'ipotesi di accordo per loro “nulla e non sottoscritta dalla maggioranza delle Rsu”.

Nell'incontro avvenuto la Fiom aveva chiesto di sospendere e di aggiornare la trattativa lunedì 27 aprile ed effettuare un'assemblea con tutti i lavoratori.

Fim Uil hanno voluto continuare la trattativa senza Fiom fino alla sottoscrizione dell'ipotesi di accordo.

Lunedi, con il referendum, i lavoratori hanno bocciato l'ipotesi di accordo firmata da Fim Uilm e Presezzi con 97 SI, 122 NO e 1 scheda bianca (e 131 dipendenti che non hanno espresso il loro parere).

Ora il commissario straordinario ha consegnato alle Rsu l'epertura della mobilità per i 351 lavoratori.

Come sempre da noi dichiarato, quello che più conta è la tutela dei lavoratori e come Lega Nord non possiamo che esprimere preoccupazione per quanto sta accadendo.

Continueremo a seguire la vicenda e per quanto ci riguarda, non possiamo che auspicare la riapertura del tavolo della tratattiva, perchè se ciò non accadrà è chiaro che il destino della Tosi e dei suoi 351 lavoratori risulta già segnato.

Gianluca Alpoggio

Addetto Stampa Lega Nord Legnano


Qui il Comunicato stampa del Comune di Legnano: "Il lavoro prima di tutto".

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Aprile 2015
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