Quantcast

Pisapia sta pensando a un suo partito

Al lavoro ci sarebbero i vertici del Movimento arancione e quelli di Sel - Fuori invece la sinistra dura e pura, quella di Rifondazione Comunista e quella Lista Tsipras...

Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, sta pensando a un suo partito, per unire gli arancioni, Sel e i civici di Ambrosoli e Castellano. La notizia è apparsa su Affaritaliani.it, a firma Fabio Massa. 

"I suoi fedelissimi – leggiamo sul noto quotidiano online – ci stanno lavorando da tempo, ma nell'ultimo periodo c'è stata l'accelerazione decisiva. Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, avrebbe deciso di avanzare una propria proposta politica. C'è chi, semplicisticamente, lo vorrebbe chiamare partito, ma è qualcosa di meno (da un punto di vista prettamente organizzativo) e qualcosa di più (in termini di elasticità dei confini)".

Secondo quanto riferisce Affaritaliani.it "al lavoro ci sarebbero i vertici del Movimento arancione e quelli di Sel. A fare massa critica arriverebbero anche i civici che a livello lombardo sono guidati da Lucia Castellano, ex assessore e oggi consigliere regionale. Della partita sarebbe informata anche Lucia De Cesaris, vicesindaco e da sempre "delfina" del primo cittadino in ottica futura. Fuori invece la sinistra dura e pura, quella di Rifondazione Comunista, ad esempio, e quella Lista Tsipras che gli uomini di Pisapia in larga parte non hanno votato alle Europee, preferendo la proposta moderata e riformista di Renzi".

Pisapia starebbe meditando parecchio sulla sua ricandidatura a sindaco di Milano: "Da una parte – spiega Affaritaliani.it – c'è la voglia di non mollare la barca in un momento di difficoltà. Dall'altra, a indurlo a lasciare potrebbero essere due diverse condizioni politiche. Da una parte l'insostenibilità della gestione finanziaria, nel caso di nuovi tagli da Roma (ad esempio, pare che nel bilancio di previsione ci siano 10 milioni di euro che "ballano" a causa della lettura eccessivamente ottimistica di risultanze da alcune tariffe, ma questo è un altro argomento). Dall'altra, paradossalmente, l'avanzata ulteriore del Partito Democratico. Ovviamente, in vista di un secondo mandato, sarebbe complicato imporre la propria idea a una corazzata che ha oltre il 40 per cento. E quindi, piuttosto che vivere sotto schiaffo, meglio non vivere da sindaco. Per questo la nuova formazione potrebbe essere propedeutica a smorzare lo strapotere Pd da una parte e ad avanzare, chissà, qualche candidatura non di nomenklatura piddina in caso di primarie (leggasi: De Cesaris)".

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 29 Agosto 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore