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Coppa Agostoni: vince il 21enne ligure Niccolò Bonifazio

Lo sprinter della Lampre-Merida è una delle speranze del nostro ciclismo - Ponzi in testa nella classifica del Trittico...

21 anni ancora da compiere, ligure di Diano Marina, Niccolò Bonifazio conquista il suo secondo successo stagionale e conferma tutto quanto di buono si è sempre scritto di lui nelle due stagioni da dilettante quando impostava e concludeva delle volate una più magistrale dell’altra, e sempre coinvolgenti ed entusiasmanti per gli spettatori presenti. Bonifazio, ovvero i giovani che avanzano, i giovani che convincono, i giovani che vincono, il ciclismo del domani. Una corsa interpretata da campioncino, sempre attento all’evolversi delle situazioni che andavano sempre evolvendosi fino agli ultimi 25 chilometri quando l’iridato Faria Da Costa lo ha presso sotto la sua “protezione”.

Una “protezione” a 360 gradi e che ha lasciato solo quando mancavano duecento metri all’arrivo e la volata era ormai lanciatissima per Bonifazio che ha rilanciato, controllato con la coda dell’occhio gli avversari e li ha tenuti a debita distanza. Per il vero c’è da dire che nel finale i crampi hanno assalito l’azzurro Giacomo Nizzolo mentre per l’altro “enfant du pays”, Davide Viganò, un imprecabile salto della catena lo ha notevolmente handicappato nello sprint ma tutto considerato, lo sprint di Bonifazio è stato netto, pulito, potente, oggi, difficilmente battibile. A Niccolò, Chapeau!

Non so come ringraziare il mio capitano Faria Costa, un capitano generoso che senza remore si è messo letteralmente a mia disposizione nel finale di gara e di questo non riesco a trovare le parole giuste per ringraziarlo se non che condivido con lui questo successo. Di questo sono felicissimo e vado verso questo finale di stagione con maggiore entusiasmo di quanto già non ne avessi. Una vittoria che dedico anche alla mia ragazza, Giorgia, che oggi ha pianto, un pianto di gioia che io voglio rinnovarle nelle prossime gare di questo finale di stagione che per me saranno il Beghelli, il Giro dell’Emilia e quello della Cina.

Un po’ dispiaciuto invece Simone Ponzi, anche oggi terzo classificato un piazzamento che lo proietta in testa provvisoriamente, alla classifica del Trittico Lombardia. Per la prossima stagione non ha potuto anticipare nulla se non che il suo rammarico di vedersi sempre escluso dal World Tour nonostante il suo rendimento sia sempre stato molto costante

La cronaca

Starter il Sindaco di Lissone, Concetta Monguzzi col presidente dello Sporting Club Mobili Lissone, Romano Erba, Organizzatore della gara, sono 191 i corridori che prendono il via da piazza Libertà a Lissone per pedalare sui 199,6 chilometri di questa seconda prova del Trittico Regione Lombardia. Ed è subito bagarre con i consueti scatti e contro scatti che portano al comando della corsa prima un plotone di 15 unità comprendente un battagliero Danilo Napolitano, plotone che ben presto non insisterà e da via libera al ruandese Niyonshutti Adrien (Mtn Qhubeka) che rientrerà in gruppo dopo una passerella durata un paio di chilometri. Nel secondo dei tre giri iniziali, 29 km a tornata nei dintorni di Lissone, nasce la fuga di giornata comprendente il battagliero Danilo Napolitano, l’azzurro Velasco, Zordan (Androni), Cecchinel (Neri Sottoli), Piechele (Bardiani), Debesay, eritreo della Mtn Qhubeka, Pichetta (Team Idea), Leonardi (Area Zero) e il giapponese Miyazawa (Vini Fantini) che dopo avere raggiunto un vantaggio massimo di 6’50” al km. 50, continuano la loro avventura fino all’incirca al km. 110 quando il plotoncino comioncia a perdere pezzi ad iniziare da Napolitano che si rialza seguito poi, a brevi intervalli, da Leonardi, e Velasco.

In testa il disaccordo regna tra gli attaccanti di giornata che vedendo ridursi a vista d’occhio il proprio vantaggio, cominciano ad attaccarsi a vicenda col risultato di venire raggiunti dal sorprendente Rebellin che proseguirà nel suo tentativo supportato dal giovane dell’Androni Giocattoli, Diego Rosa, quasi 20 anni di differenza tra i due corridori che scalano in tandem il Lissolo e si lanciano nella discesa verso la pianura che circonda Lissone.

Al loro inseguimento con una quindicina di secondi di ritardo, troviamo l’azzurro Moscon, Tiralongo (Astana), Zordan (Androni), Bongiorno (Bardiani), Chalapud (Colombia), Seeldrayers (Rus Velo) e Pichetta (Team Idea), altro corridore oggi assai battagliero.

La corsa è in un certo senso decisa con la formazione al comando di un plotone di 7 corridori, Rebellin (CCC Polsat), Rosa (Androni), Moscon (Nazionale Italiana), Tiralongo (Astana), Bongiorno (Bardiani), Seeldrayers (Rus Velo), Pichetta (Team Idea) che guideranno la corsa nei tre giri finali disputati su di un circuito di 9 chilometri.

Al suono della campana il “settebello” ha soli 15” di vantaggio ed il ricongiungimento è cosa quasi fatta. Poi la cronaca la scrivono Rui Costa e Bonifazio, il Ciclismo Giovanile che si impone, cresce e ci dà fiducia nell’avvenire.

Vito Bernardi

Ordine d’arrivo: 1.Niccolò Bonifazio (Lampre-Merida) km. 193,6 in 4h27’21” media kmh. 43,449; 2.Bole Grega (Slo-Vini Fantini-Nippo); 3. Simone Ponzi (Neri Sottoli-Alè); 4.Enrico Battaglin (Bardiani-Csf ); 5.Andrea Fedi (Neri Sottoli); 6.Andrea Piechele (Bardiani-Csf); 7.Sergey Lagutin (Rusvelo); 8.Davide Mucelli (Meridiana Kamen Team); 9.Miguel Angel Rubiano Chavez (Team Colombia); 10.Thomas Sprengers (Topsport Vlaanderen Beloise).

Corridori partiti, 191; Classificati, 62; Ritirati, 129.

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Pubblicato il 17 Settembre 2014
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