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Dietro le quinte della Coppa Bernocchi

Flavio Mocchetti, Flavio Camozzi e Martina Alzini commentano la prossima edizione della corsa rossonera...

Alla presentazione della Coppa Bernocchi (qui il servizio), corsa ciclistica in programma martedì 16 settembre, seduti tra il pubblico Flavio Mocchetti, Flavio Camozzi e Martina Alzini che Jacopo Bogo ha intervistato per Legnanonews.


Dietro le quinte di ogni spettacolo esiste sempre un gruppo di persone  grazie a cui il sipario si alza e i riflettori si accendono.

Alla presentazione della Coppa Bernocchi, ai bordi della piscina comunale, erano presenti più di 140 persone e nascosti nel pubblico c'erano anche loro: i soci della Legnanese, gli uomini 'dietro le quinte'. Quelli che non mettono direttamente la faccia davanti alle video camere, ma costituiscono l'anima senza cui la ''Sportiva'' non potrebbe camminare, e muoversi verso un altro secolo di vita.

E mentre il nuovo percorso viene presentato per la prima volta, abbiamo incontrato il vicepresidente della Legnanese, nascosto nel pubblico: Flavio Mocchetti, che su questo argomento ha risposto: ''Le nuove modifiche che abbiamo stabilito renderanno la gara più nervosa e agonistica, come deve essere una vera pre-mondiale. Le salite più complicate da affrontare rimangono quella del Torba e del Piccolo Stelvio, dove i ciclisti saranno impegnati in un circuito da ripetere sette volte. Ma la zona di colpi di mano – o di pedale – sarà il finale, sicuramente dovremo aspettarci  un arrivo insolito".

In mezzo agli appassionati, anche Flavio Camozzi, capitano della Oi Myoikoi, società ciclistica molto attiva, che può essere definita ''il pedale della Legnanese'': ''Il ciclismo è sempre stato la mia passione – ha detto Camozzi –, e fin da quando ero bambino ho seguito la Bernocchi sempre da  vicino. Quest'anno abbiamo intenzione di ampliare il gruppo di ciclisti e confermare tutti gli impegni della Oi Myoikoi, per avvicinare più gente al ciclismo amatoriale. Il sogno sarebbe organizzare una randonnè della Valle Olona: la Granfondo Bernocchi, un percorso a cui tutti possono partecipare senza essere obbligati a partire da un luogo preciso, ma con l'obbligo  di completare una parte del giro passando per tappe prefissate''.

Seduta in mezzo al pubblico troviamo anche Martina Alzini, parabiaghese, ma legata alla Legnanese per il fatto che sua madre e suo nonno corsero con la maglia nero-rossa, vice campionessa mondiale su pista con la Nazionale Juniores e la migliore declinazione del ciclismo Italiano: ''Fin da piccola – ha raccontato la ragazza – è stata sempre una tradizione della mia famiglia andare a vedere la Bernocchi, (forse un segno del destino?, ndr)- ma è stato  mio nonno che mi ha trasmesso la passione per il ciclismo e grazie a lui sono salita in sella alla mia prima bici. Sono contenta di essere qui, e chissà magari un giorno anch'io correrò questa gara''.

E proprio dall'esempio di Martina, che con la sua famiglia andava a vedere la Bernocchi, la Legnanese può ripartire per continuare ad essere una realtà viva in città, portando i giovani vicino alla corsa e alla passione per il ciclismo.

Jacopo Bogo

Immagini di Luigi Frigo

Redazione
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Pubblicato il 31 Agosto 2014
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