Dopo oltre dieci anni, l'associazione Il Barbero cessa la propria attività a sostegno dell'ippica legnanese.

La decisione, che già circolava negli ambienti contradaioli, è diventata ufficiale in questo fine settimana attraverso il seguente comunicato stampa: "I soci fondatori del "BARBERO", nella riunione del 2/12/2014, preso atto del venir meno delle ragioni che a suo tempo avevano portato alla costituzione dell'associazione e che avevano animato i soci stessi a seguire la crescita tecnica e finanziaria al fine di garantire riunioni di corse di adeguato livello tecnico, hanno deliberato, seppur a malincuore, di cessare ogni attività. Il presidente Andrea Clerici, anche a nome di tutti i soci, desidera ringraziare per i successi ottenuti in questi anni il mondo del Palio, gli Sponsor, gli organi di stampa e tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno seguito e supportato con simpatia le attività svolte, il consiglio uscente con il quale a condiviso la buona riuscita delle manifestazioni proposte".

La decisione conferma il momento di difficoltà attraversato da tutto il mondo dell'ippica, regolare e paliesca. Mancano i finanziamenti economici, ma anche le personalità in grado di sostenere attività di questo spessore. Il numero di quanti desiderano impegnarsi a fondo nel sistema corse e Palio diminuisce sempre più. Di conseguenza, scompaiono associazioni, come Il Barbero, in cui chi lavora ha ben poco da guadagnare e tanto da perdere in tema di problematiche e tensioni. 

Spiace. Spiace davvero una simile decisione perchè è sempre il Palio a perdere uomini e occasioni di crescita. Al "Collegio", che due anni fa aveva ripristinato le proprie corse quasi in concorrenza con Il Barbero, dopo averne promosso la fondazione, il compito adesso di proseguire nel suo impegno di organizzatore di riunioni ippiche. Un compito che potrebbe ampliarsi oltre la sola riunione di aprile, come avvenuto negli ultimi anni, nella storica pista dell'Usignuolo (oppure al centro Etrea?).

marco tajé