Palio in stato di disagio e sconforto. Profondo disagio e profondo sconforto.

Il contrasto tra Collegio e Barbero, con conseguente annullamento delle corse a pelo, ma anche il dopo-investitura a S.Domenico con il botta e risposta tra il gp Zottino e il sindaco Centinaio, stanno lasciando una scia di discussioni, dubbi, preoccupazioni forse come mai in precedenza. In pericolo, è opinione generale, c'è la tanto chiacchierata crescita del Palio da tutti attesa ma per la quale non tutti stanno lavorando nella giusta direzione.

Eppure a qualcuno che si sente addirittura sotto choc e chiede l'annullamento del Galà ("perchè non c'è proprio niente da festeggiare!") si contrappone qualcun altro che ha già scritto la parola fine sulla vicenda, preferendo passare ad altro. Beato lui per tanta ingenuità.

Le considerazioni del gran priore di S.Domenico, Gianfranco Zottino, dopo l'investitura religiosa della contrada biancoverde sono la conferma di "un mal di pancia" generale dell'ambiente contradaiolo. In giornata, Zottino gustificava ancora le sue esternazioni con la profonda preoccupazione di una festa con un futuro quanto mai incerto: "Ho sacrificato qualche minuto della nostra cerimonia per manifestare un pensiero che mi stava a cuore. A casa mia credevo di averne assolutamente diritto. Spiace che qualcuno si sia dissociato, ma non ho chiesto a nessuno di essere d'accordo o meno con me". Per il discorso integrale del gran priore, cliccare qui

La vicenda delle corse annullate, invece, ha ancora tanti aspetti poco chiari. I comunicati emessi non hanno spiegato un bel niente. Le voci che si stanno rincorrendo in questi ultimi giorni aumentano le perplessità. Soprattutto perchè coloro che dovrebbero parlare se ne stanno zitti e avvalorano così la tesi che si cerchi anche di coprire errori da dimissioni immediate dall'incarico ricoperto. Il silenzio, poi, non fa altro che alimentare malignità e le più fantasiose supposizioni.

Noi ci auguriamo che, a breve, qualcuna delle domande che oggi si rincorrono trovi una precisa risposta. Ad esempio:

– perchè l'ingresso nel nuovo Comitato organizzatore del Palio non ha visto il coinvolgimento dei soci del Collegio, attraverso una assemblea? 

– perchè Il Barbero ha annullato la riunione di marzo, quando mancavano solo 10 giorni al suo svolgimento? Solo un dispetto verso il Collegio, una dimostrazione di forza oppure impreparazione, mancanza di sponsor, contrasti tra consiglieri?

– perchè  il comunicato diffuso dal Collegio non porta alcuna firma, come se fosse stato redatto in maniera "anonima"? Forse perchè diverso da quello concordato con i capitani?

– è vero che un rappresentante del Collegio avrebbe interpellato il centro ippico Etrea per noleggiare la pista e allestire una riunione in maniera autonoma?

– è vero che sta nascendo un movimento, lontano dal Barbero, per ripristinare la pista dell'azienda agricola L'Usignuolo?

Comunque, lo spettacolo deve proseguire e, a giorni, nello studio di un notaio legnanese, nascerà il previsto “Comitato Organizzatore Palio di Legnano” con il compito di curare tutti gli aspetti organizzativi della manifestazione in attuazione e nel rispetto delle delibere del Comitato Palio. Il nuovo organismo, che non avrà finalità di lucro, seguirà in particolare le attività di promozione, coordinamento e gestione di tutti gli eventi disciplinando, tra l’altro, quelle attività di natura economica (raccolta fondi e sponsorizzazioni) utili al perseguimento dello scopo. Sarà un organismo “leggero” e flessibile composto dal Cavaliere del Carroccio (nominato dal sindaco), dal gran maestro del Collegio e dal presidente della Famiglia Legnanese. Un ente del quale, come abbiamo già avuto modo di capire, qualcuno all'interno del Collegio non ne capisce l'utilità, mentre altri, ad esempio il cavaliere Bononi, lo giudica fondamentale nella sua operatività.

marco tajé