La Società Arte e Storia dopo la pausa estiva ha ripreso le attività con una prima proposta particolarmente accattivante e ricca: una visita a Monza preceduta da una conferenza propedeutica.
“Ori regali. La cappella di Teodolinda nel Duomo di Monza” è il titolo scelto dall’abile e preparato relatore, Pecchenini, che nella serata di venerdì 23 settembre, al Museo Guido Sutermeister (sede storica per le iniziative della Società Arte e Storia) ha stimolato la curiosità del pubblico.

Il dott. Federico Pecchenini, ricercatore e storico dell’arte, specializzato nella storia della moda e dei tessuti, ha illustrato lo splendido ciclo pittorico che orna la Cappella di Teodolinda nel Duomo di Monza.
L’affresco realizzato dagli Zavattari, un’attiva bottega di artisti lombardi che potremmo definire a conduzione familiare, rappresenta un’alta manifestazione di arte tardo-gotica a metà del 1400, quando si annuncia già il nuovo stile del Rinascimento.

La visita alla Cappella – sostiene il relatore – dopo il complesso ed efficace intervento di restauro che ha impegnato la Dott.ssa Anna Lucchini e la sua vasta schiera di collaboratori, rappresenta un’esperienza quasi mistica: la pulitura, il ripristino della cromia originaria mettono in risalto la profusione di oro che impreziosisce le scene raffigurate.
Il dipinto che si snoda sulle pareti della Cappella, come una sorta di artistico fumetto, racconta la storia che vede come protagonista Teodolinda, una donna dalla forte personalità, fondamentale per le vicende del popolo longobardo ed esempio di riferimento per le strategie viscontee.
Monza, collocata geograficamente a poca distanza dalla nostra città, è tuttavia una località da scoprire.
La visita che “Arte e Storia” ha organizzato per domenica 25 settembre ha offerto un piacevole percorso nella storia antica e recente di un centro urbano accogliente e ameno che nelle varie epoche è stato impreziosito, dai potenti di turno, di opere d’arte, di eleganti architetture, di ricchi tesori.

Nella mattinata, gli associati al sodalizio e i simpatizzanti, hanno potuto apprezzare l’eleganza e la sontuosità del Parco e della Villa Reale che, dopo il restauro e gli adeguati progetti di fruizione, è tornata a svolgere il ruolo di luogo di delizie, ma anche di importante polo culturale.

Al pranzo, indispensabile momento conviviale e di socializzazione, ha fatto seguito nel pomeriggio l’impegnativa visita al Duomo e al suo complesso museale.

Monza e il suo Duomo rimandano ad un manufatto simbolico molto importante: la Corona Ferrea, simbolo di potere, ma anche di fede. Il prezioso gioiello, che, secondo la tradizione, contiene al proprio interno una lamina di ferro ricavata da un chiodo della Crocifissione, è stata considerata in epoche diverse strumento di legittimazione della sovranità. 
Il Duomo di San Giovanni è anche legato alla persona di Teodolinda che ne promosse la costruzione; legame efficacemente testimoniato dalla Cappella dedicata alla sovrana longobarda che qui riposa e che ci appare, in una scenografia quasi fiabesca, nelle già citate pitture murali degli Zavattari. 
Ma l’esibizione delle meraviglie continua poi nel Museo, annesso al Duomo, dove fanno belle mostra manufatti della gioielleria longobarda (croci pettorali, corone, evangelari ). Il percorso museale, recentemente riallestito e ampliato, offre inoltre un ampio repertorio di opere d’arte che giunge fino ai giorni nostri.

Maria Teresa Padoan