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Castellitto ha inaugurato il Baff, lunedì ospiti Sgarbi e Veltroni

Sala piena al Manzoni per la proiezione di "Nessuno si salva da solo" - Lunedì19 in compagnia di Sgarbi e Veltroni...

Lunedi 20 aprile: 

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Baff 2015: Sergio Castellitto inaugura la XXIII edizione 4 di 10

Alle ore 16, nella sede dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni (Villa Calcaterra, Via Magenta 70 – Busto Arsizio) Walter Veltroni terrà una Masterclass con gli studenti. Seguirà la proiezione del suo nuovo documentario “I bambini sanno” (sezione Made in Italy – Cinema del reale). Veltroni si sposterà poi, alle 17.30, allo Spazio Festival (piazza San Giovanni), per un incontro con il pubblico.

A seguire, alle ore 18.30 (sempre allo Spazio Festival), nell’ambito della sezione Effetto Cinema, incontro con il regista Fabio Micolano e proiezione del suo documentario “C’era una volta il prossimamente”.

Tre gli appuntamenti per la serata

Alle 20.45 al Cinema Dante di Castellanza (Via Dante Alighieri 5), è prevista la proiezione del film “Mi chiamo Maya”, alla presenza del regista Tommaso Agnese.

Al Cinema Nuovo di Olgiate Olona (Via De Gasperi angolo Bellotti), alle ore 21, per la sezione Made in Europe, verrà proiettato il film “The Fighters – addestramento di vita” di Thomas Cailley.

Per la rassegna Made in Italy – Cinema del reale, al teatro Sociale (piazza Plebiscito) alle 21.30 è in programma la proiezione del documentario di Maria Elisabetta Marelli “Sgarbistan”, con Vittorio Sgarbi, presente in sala. Tra gli invitati alla serata anche Piero Chiambretti e Giorgio Forattini.

Di seguito la cronaca dell'inaugurazione


Il Baff parte alla grande e con un ospite d'eccellenza: Sergio Castellitto. Sala piena, sabato sera (18 aprile) al Manzoni per la proiezione di "Nessuno si salva da solo", ultima opera dell'attore regista a cui è stato consegnato il premio Platinum Dino Ceccuzzi all'eccellenza cinematografica. Ad accompagnarlo, la moglie e scrittrice Margaret Mazzantini: il suo ultimo romanzo ha ispirato la sceneggiatura del film. «La scrittura di Margaret – ha detto il marito rispondendo alle domande del direttore artistico, Steve Della Casa e della madrina del Baff, Valeria Solarino –  è molto visiva. Il mio ruolo è allora quello di fare il minatore e scavare dietro le sue immagini». 

Castellitto ha dialogato con ironia e profondità, dopo avere fatto i complimenti per un festival marcato da una grande «passione nel domandarsi di cinema»: «Il mio atteggiamento – ha raccontato – è  quello dello spettatore. Mi piace fare i film che mi piace vedere, ascoltando l'intelligenza del cuore; sono molto essenziale in questo». Per lui, «recitare è un modo sublime di darsela a bere», mentre l'attore è «un sublime artigiano, un operaio». La cosa più difficile dell'essere attore è invece «essere capace di non guardarsi quando si recita». QUI IL VIDEO.

L'intervista sul palco del cinema bustocco è stata preceduta, nel pomeriggio, da un incontro con la stampa a Villa Calcaterra, sede dell'Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Un'occasione per dialogare con Castellitto sulla propria esperienza nel mondo del cinema, ma anche del suo rapporto con il teatro.

A dare il benvenuto al primo ospite del Baff Steve Della Casa, Andrea Castellanza e il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli che ha dato il suo personale benvenuto all'"uomo delle stelle". 

Le prima parole di Castellitto sono state per gli studenti e il loro sogno di diventare registi o attori. «Roma sta vivendo un momento di crisi. La scuola è utilissima, ha una funzione profonda, è il luogo dove un giovane sperimenta la propria passione e dove viene data l'opportunità di scoprire se la propria passione non è soltanto velleità»

Tante le domande poste dagli studenti. «Essere attore o fare un film è uno straordinario privilegio – ha raccontato – , ma è molto faticoso. La carriera è fatta di scelte ma anche di una giusta dose di fortuna, di incontri giusti nei momenti giusti. Recitare è un continuo superare un ostacolo, dove viene rappresentato qualcosa. Farsi guardare non è facile». «Tra gli attori interpretati sono maggiormente legato alla figura di Fausto Coppi, – ha poi aggiunto – ma anche a quella di Padre Pio perchè è stata una scommessa difficile da vincere, per la retorica che circonda il personaggio».

Qui il programma completo.

Servizio di Manuela Zoni e Valeria Arini

Redazione
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Pubblicato il 19 Aprile 2015
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