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Giudice di pace: batti un colpo… che ci sei!

Sette Comuni limitrofi cambiano idea e favoriscono un nuovo ordine del giorno che riporterà l'Ufficio a Legnano... 

L'avvocato Franco Brumana si lascia fotografare con le dita a "V" in segno di vittoria, ma che fatica riportare il Giudice di Pace in città!

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Consiglio Comunale aperto: Giudice di Pace 4 di 17

Alle 21.30 di questa sera, il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che riapre le porte all'Ufficio, dopo tre ore di discussioni, una sospensione e, almeno all'inizio, momenti di profonda tensione politica.

A sorpresa, in avvio di seduta, la maggioranza ha presentato un nuovo documento, la cui origine ha trovato fondamento nel cambio di indirizzo assunto da sette amministrazioni, di ispirazione centro-sinistra (Arconate, Rescaldina, Canegrate, Castano Primo, Magnago, Busto Garolfo e Vanzaghello), schieratisi, improvvisamente, a favore del ripristino dell'Ufficio. Non più tardi di cinque giorni fa (qui un nostro servizio) tutti i Comuni interessati, compresi quelli elencati, si erano invece apertamente dichiarati contrari. Un cambio di rotta inaspettato e che non ha mancato di indispettire altre amministrazioni comunali presenti in aula.

Questa nuova decisione di una parte del territorio ha indotto la maggioranza a fare una netta sterzata, presentando un ordine del giorno favorevole al Giudice di Pace a Legnano, anche se l'impegno per il sindaco e la giunta comprendeva l'avvio di procedure con i Comuni limitrofi allo scopo di definire intese finanziarie e operative per la divisione degli oneri finanziari.

Il cambio di rotta della maggioranza non è piaciuto proprio così tanto alla minoranza. Il botta e risposta all'inizio della seduta è stato davvero vivace.

Sospensione dell'incontro, riunione dei capigruppo e modifica dell'ultimo ordine del giorno della maggioranza, per arrivare a una stesura di apprezzamento comune. Impresa non riuscita completamente, per la severa presa di posizione di Letterio Munafò (FI). Pur convinto della necessità di riaprire a Legnano l'Ufficio del Giudice di Pace, Munafò ha mostrato dubbi e pericoli sul buon fine dell'operazione, nel caso in cui poi i Comuni limitrofi non dovessero confermare la loro disponibilità economica. 

Nella votazione finale, quindi, non è stato approvato l'ordine del giorno firmato dalle minoranze (che chiedevano al sindaco di presentare la richiesta al Ministero, senza "se" e senza "ma"…), mentre è passato quello congiunto, ma con un testo lievemente modificato nella parte che coinvolge i Comuni limitrofi nella ripartizione degli oneri finanziari. 20 i voti a favore, contrario solo quello di Munafò.

In giornata, ulteriori dettagli

Immagini di Gea Somazzi

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Luglio 2015
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