Chi pensava che la "soap opera" del consiglio comunale aperto con discussione del ritorno in città del Giudice di Pace fosse finita, si è sbagliato di grosso. Infatti, oggi, domenica 26 luglio, la telefonata in redazione del segretario cittadino del PD, Alberto Dell'Acqua, scrive una nuova pagina di questa vicenda, sicuramente non molto edificante, per la politica legnanese.

"Il comunicato diffuso ieri e firmato da Francesco Capria per il PD – la dichiarazione di Dell'Acqua – è stato emesso a titolo personale dallo scrivente. Il testo non è mai stato discusso nè tantomeno approvato dal partito. Non nascondo la mia viva sorpresa per quanto accaduto".

Il comunicato (qui il nostro servizio) è arrivato ieri, sabato 25. L'email era "vestita" con l'account "LegnanoPD" e firmata da Francesco Capria.

Quindi, una richiesta di ammissione del Comitato Pro Giudice di Pace al consiglio comunale aperto di lunedì limitata al firmatario della mozione approvata dall'assemblea democratica, perchè il sindaco si attivasse al ritorno dell'Ufficio in città, ma non assolutamente del PD.

E, conclusione finale, porte di nuove chiuse all'avv. Franco Brumana.