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Ikea, ecco l’idea di un referendum

I legnanesi potrebbero essere chiamati a manifestare il loro gradimento o meno a un centro Ikea sul territorio attraverso un referendum...

I legnanesi potrebbero essere chiamati a manifestare il loro gradimento o meno a un centro Ikea sul territorio attraverso un referendum.

L'idea di una iniziativa referendaria è emersa ieri sera nella discussione sull'ordine del giorno presentato da Giuseppe Marazzini e discusso in aula (Qui l'articolo sul consiglio comunale) anche senza la presenza del consigliere della Sinistra Legnanese. Questo, dopo che quasi tutti i componenti la minoranza avevano lasciato il loro posto sia in segno di protesta nei confronti della maggiorana che non aveva accettato di anticipare il punto all'ordine del giorno, sia per negare il numero legale in consiglio, conseguenza del fatto che tre esponenti del PD non erano al loro posto (Tripodi non si è presentato in aula, T.Colombo e Quaglia erano usciti a seduta in corso).

Avanzata prima da Daniele Berti, ex M5S, l'idea del referendum è stata ripresa dal sindaco Centinaio. Sollecitato prima da Marazzini («oggi, l'obbedienza non è virtù», riferendosi a quella eventualmente richiesta ai consiglieri del PD per un voto contrario) e poi da Berti («non mi convincete con il vostro atteggiamento attendista, perchè sembrate aspettare ordini del partito»), Centinaio ha spiegato che «il PD sta ragionando e non ha ancora espresso una idea unica. Sappiamo di avere una enorme responsabilità e per questo preferiamo confrontarci con tutta la maggioranza. Non ci stiamo lavando le mani. E l'idea di un referendum non è da scartare, anzi appare una valida opportunità».

L'ordine del giorno proposto da Marazzini, che chiedeva in pratica una posizione chiara da parte dell'amministrazione sulla questione, è stato bocciato con tutti i 12 voti della maggioranza e con il solo voto a favore di Berti. Cocciolo, consigliere di Unione Italiana, aveva anch'egli lasciato il suo posto, convinto che ormai quella discussione dovesse essere rinviata.

Al di là della questione Ikea in sè, per il Governo comunale resta comunque urgente curare il "mal di pancia" (così l'ha definito Berti) all'intero del PD. Perchè, è vero che il sindaco ha parlato di una discussione in atto all'interno del partito, ma quanto hanno evidenziato i tre consiglieri "dissidenti" indica più l'esistenza di un netto contrasto e molto meno una semplice fase di confronto. Ieri sera, il PD ha trovato ancora l'appoggio degli alleati, ma non è che questi, prima o poi, si stancheranno di gettare l'ancora di salvataggio?

marco tajé

Redazione
info@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Marzo 2014
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