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Incontro Ncd, Podestà: “abolizione delle provincie una bufala”

Organizzato dal Ncd un incontro riguardo la situazione politica nazionale e locale - presenti Colucci, Del Gobbo, Marzullo e Podestà...

(Nella foto da sinistra a destra: Alessandro Colucci, coordinatore regionale Ncd, Giuseppe Marzullo, responsabile provinciale enti locali Ncd, Guido Podestà, presidenta della provincia di Milano, Luciano Guidi, consigliere comunale e metropolitano e Luca Del Gobbo, coordinatore provinciale Ncd)


Coordinatori regionali e provinciali presenti per l'incontro promosso dal Nuovo Centro Destra legnanese tenutosi la sera scorsa al Palazzo Leone da Perego. La serata ha voluto approfondire la situazione politica del Ncd tra governo nazionale e locale. Ospite d'eccezione il presidente della provincia di Milano Guido Podestà.

"Quest'iniziativa nasce per portare i rappresentanti locali nel territorio – ha spiegato Guidi bisogna riflettere sugli eventuali errori compiuti e risolverli insieme".

Tutti gli interventi della serata hanno sottolineato l'azione del partito durante il suo primo anno di vita. "Il nostro è un partito piccolo con grandi difficoltà: non ha soldi nè sedi. Tuttavia il lavoro che stiamo svolgendo è grande" ha commentato Del Gobbo. Della stessa idea Colucci: "Dopo lo scioglimento del Popolo della Libertà il Ncd rappresentava la strada meno sicura e più coraggiosa. Il nostro partito incarna la volontà di fare politica in un modo nuovo ed a livello nazionale lo stiamo facendo".

A tal proposito Colucci ha ricordato alcuni dei traguardi raggiunti dal Ncd attraverso la collaborazione con il Governo: la possibilità di ricevere il TFR in busta paga, lo sconto sull'IRAP, l'azzeramento dei costi per i neo assunti a tempo indeterminato ed il fondo famiglie. "Se arrivano idee buone da altre parti politiche è bene accoglierle e trasformarle in fatti: in una situazione d'emergenza come quella che stiamo vivendo non è il momento per agire con la logica del tifo da stadio" ha spiegato Colucci.

In conclusione il presidente Podestà ha criticato la scelta dell'abolizione delle provincie bollandola come una "bufala". "Non è vero che le provincie verranno abolite – ha spiegato – rimarranno ma con un nome diverso. La riforma Delrio è stata fatta di fretta: non permetterà di garantire ai cittadini servizi, la possibilità di eleggere i consiglieri metropolitani e l'imparzialità (in quanto il sindaco di Milano sarà anche presidente del nuovo ente)". Podestà ha proposto, piuttosto, l'abolizione delle Regioni a statuto speciale.

Circa i temi del lavoro il presidente Podestà ha sottolineato l'importanza del dialogo con le imprese e dell'istituzione di centri di formazione professionale. "Il lavoro si crea facendo crescere le imprese: bisogna diventare competitivi nel mondo globalizzato".

Chiara Lazzati

Redazione
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Pubblicato il 23 Novembre 2014
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