A qualche giorno dall’annuncio che l’Italia dei Valori si è schierata, nelle elezioni amministrative del giugno prossimo, con l’esponente del PD Alberto Centinaio, Giuseppe Marazzini, autocandidato sindaco, ha convocato una conferenza stampa per chiarire e commentare il fatto.

“Sotto il cielo di Legnano non c’è nulla di nuovo – commenta Marazzini – questa decisione è l’ennesima conferma che la scelta dell’IDV è stata imposta dall’alto, presa nel chiuso delle segreterie dei partiti”.

La medesima circostanza si era verificata tempo fa, quando la scelta del candidato sindaco per il centro-sinistra era ricaduta su Centinaio: “In quell’occasione non ci sono state elezioni primarie, come la migliore tradizione del PD vorrebbe, ma una decisione presa dalle alte dirigenze dei partiti coinvolti”.

Ciò a conferma, secondo Marazzini, di un evidente e profondo scollamento tra politica e cittadinanza. Ed è proprio da qui che l’autocandidato sindaco – appoggiato da SEL (Sinistra Ecologia Libertà), Rifondazione Comunista, Partito Comunista e dall’associazione “Informazione Inmovimento” – vuole partire, recuperando il grosso consenso popolare che sinistra e centro-sinistra hanno perso negli ultimi decenni, come ha già dimostrato dai numerosi incontri organizzati a partire dal maggio scorso con lo scopo di affrontare e approfondire i maggiori problemi dei vari quartieri della città. Questi incontri si moltiplicheranno nei tre mesi che separano dalle elezioni, sempre sotto l’egida di un nuovo modo di fare politica: “Da questi incontri è emerso chiaramente – afferma Marazzini – che i legnanesi sono stufi dell’attuale immobilismo, vogliono un cambiamento, sono stanchi della vecchia politica fatta sopra le loro teste”.

Alla pars destruens segue la construens: Marazzini propone una sinistra aperta, sul modello che si è costituito a Milano con la candidatura e poi la vittoria di Giuliano Pisapia, in cui, oltre alla sinistra propriamente politica, sia coinvolta la parte riformatrice della società, rappresentata, ad esempio, dalle associazioni di base. Ci tiene a precisare che la lista da lui proposta è costituita da cittadini interessati al bene collettivo, spesso a stretto contatto con il mondo del volontariato e dell’assistenzialismo, ma non per questo necessariamente iscritti a un partito politico.

E, alla fine, ecco l'appello a Centinaio: "In un probabile ballottaggio – conclude Marazzini – spero proprio che Alberto non abbia alcun pregiudizio per una alleanza comune e costruttiva per battere il centro-destra".

Giorgia Wizemann