Prosegue il dibattito sulla decisione dell'associazione Il Barbero di chiudere l'attività e sulla proposta del gran maestro di aprire le porte del Collegio ai suo massimi dirigenti. Di seguito, due nuove lettere pervenute oggi in redazione. Le prime considerazioni replicano a una lettera pubblicata ieri (qui il testo), le seconde riprendono la malaugurata possibilità di riportare le corse di Legnano fuori città e una vecchia idea: la pista al castello.

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Il sig. Bombelli deve essere sicuramente un importante allenatore e conoscitore  di cavalli, oltre ad essere un organizzatore di manifestazioni equestri, sicuramente ha la memoria corta e non sa o non si ricorda perché il Barbero è nato, ma questi sono dettagli. 

Sig. Bombelli mi deve scusare per lo sfogo, ma le chiacchiere sono pari allo zero se fatte in questo modo, mi aspetto di vederla in pista a lavorare nella preparazione delle prossime corse, che se come proposto da un Consigliere del Collegio verranno organizzate a Fucecchio sarà sicuramente un successo per tutta la Città e per il mondo del Palio.

R. Colombo

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Caro Direttore, ho letto il tuo articolo “Il Barbero torna in Collegio … da figliol prodigo ?” e condivido le tue riflessioni ed il timore di una “migrazione” delle corse a Fucecchio, timore al quale aggiungo quello che poi magari si arriverebbe anche al ripescaggio della proposta dei mezzosangue. Mi auguro di sbagliare e spero tanto che sia stata solo una battuta fuori sacco.

Non sto a dilungarmi sul fatto che fu il Collegio ad inventarsi con enorme coraggio ed impegno anche economico la pista dell’Usignolo e le corse e che fu proprio il Collegio, alcuni anni dopo, a ritenere che la gestione organizzativa e finanziaria di due/tre riunioni all’anno richiedesse un soggetto “ad hoc”, per una serie di buone ragioni che è inutile elencare. Ora dopo aver, usando un eufemismo, reso la vita non facile al Barbero, come se fosse non il braccio operativo del Collegio, ma una controparte, si vorrebbe che i suoi protagonisti, che non sono mai stati e non si sono in cuor loro mai sentiti fuori dal Collegio, tornassero come figliuoli prodighi e magari contribuissero anche a reperire un po’ di linfa vitale per continuare a fare le corse. Mi sembra davvero una proposta un po’ troppo sbrigativa, che denota una certa disinformazione sulla storia del Collegio e che non appare coerente con i recenti comportamenti del Collegio stesso e con la tendenza all’esternalizzazione anche del Comune. Mi chiedo se questa è una esternazione personale del G.M. o se è una linea discussa e condivisa dal Direttivo e dalle Contrade.

E, a proposito di corse, oggi che la tanto agognata sistemazione idrogeologica dell’area del Castello è praticamente terminata , non si ritiene sia il caso di ritirare fuori il progetto (realizzato dal Barbero) dell’Arena Civica dietro il Castello, sede ideale e naturale di una struttura per le corse, il Palio ed altre innumerevoli attività civiche? Il Collegio ed il G.M., che finora hanno inseguito vanamente le fatue chimere dell’Expo, avranno questa ambizione e questa volontà?

Buon Natale e Felice Anno Nuovo a tutti!!!

Marco Ciapparelli