Il quarto binario Rho Parabiago torna ad essere una priorità della Regione Lombardia.

Nel nuovo dossier delle infrastrutture, presentato in occasione dell’inaugurazione della TEEM, l'ente chiede al Governo di rifinanziare due opere che interessano il territorio: il Potenziamento Rho-Gallarate e nodo di Milano e il collegamento tra la rete di Rfi (Ferrovie dello Stato) e quella di Ferrovienord per Malpensa, il cosiddetto raccordo Y.

«L’intervento – si legge nel dorrier – comprende il posizionamento di una coppia di binari aggiuntivi da Rho fino a Parabiago, la sistemazione del piano del ferro nelle stazioni di Rho e la realizzazione del raccordo Y tra la rete di RFI e quella di Ferrovienord per il collegamento con Malpensa».

L’iniziativa è volta a «potenziare il servizio ferroviario regionale nell’area più prossima a Milano e a realizzare il collegamento diretto Milano Centrale-Rho Fiera-Malpensa». «Con questi interventi – si legge sempre sul documento – potrà infatti essere attivato uno dei più importanti pacchetti di incremento di capacità previsti sull’area suburbana milanese. Si potrà definitivamente risolvere la problematica di insufficiente capacità di trasporto sull’asse di penetrazione dal nord/ovest del milanese».

Con queste motivazioni la Regione «chiede di al Governo di rifinanziare l’intervento di potenziamento della linea che oggi non è sufficiente a soddisfare la domanda di trasporto di un ambito territoriale fortemente urbanizzato di penetrazione nord/ovest al nodo di Milano.Si chiede di finanziare l’adeguamento dei nodi critici della rete ferroviaria regionale (FNord) con particolare riguardo al nodo di Bovisa. 

Non compare, invece, nel documento la Variante alla S.S.33, il  cosiddetto Sempione Bis. Il Comune di Vanzago in una nota stampa ricorda per l’ennesima volta «la necessità di intervenire per implementare questo collegamento partendo proprio dal primo lotto già definito che arriva sino alla rotonda che interessa direttamente i Comuni di Rho, Pogliano e Lainate e chiede a Regione di reinserire quest’opera  nelle richieste al Governo. Sarebbe davvero incredibile e da censurare il fenomeno di progettare un intervento prioritario per Regione Lombardia e di interesse nazionale utilizzando la cosiddetta “Legge Obiettivo” dandogli la  massima priorità, per poi vederlo cancellato rapidamente da Regione Lombardia stessa, come se tutti gli sforzi, i progetti, e gli incontri fatti e tutti i soldi pubblici spesi e/o impegnati fino ad oggi, siano stati un passatempo»