Studenti coreani in visita a Parabiago per una tesi di laurea sull'Ecomuseo.

L'elaborato a cura del gruppo di asiatici, provenienti dall'Università statale di Gyeongsang della Corea,  è in fase di ultimazione e l'idea è già quella di realizzare un Ecomuseo nel loro Paese.

Grazie ad un programma di ricerca internazionale gli studenti hanno visitato prima l'Ecomuseo di Milano e poi quello parabiaghese. Oggetto di studio, la modalità che la città di Parabiago ha adottato per realizzare questo progetto  gestito con la partecipazione dei cittadini. Ai ragazzi è stato spiegato come è stato utilizzato il patrimonio culturale e naturale per lo sviluppo locale nei suoi aspetti ambientale, sociale ed economico.

Gli studenti hanno poi vistitato la città tramite i moderni smartphone, con tappe al centro cittadino, alla "Torre" e alla scuola primaria Manzoni col suo museo e le opere d'arte d'infanzia.

Una visita tutta italiana è stata invece quella dell'ecomuseo del sale di Cervia, dove, nel prossimo mese di maggio il coordinatore dell'Ecomuseo di Parabiago terrà una lezione nell'ambito di un corso di formazione per i volontari dell'ecomuseo. I rappresentanti dell'ecomuseo romagnolo hanno avuto modo di visitare i luoghi di Parabiago legati all'intarsiatore settecentesco Giuseppe Maggiolini.

Soddisfatto il vicesindaco di Parabiago, Raffaele Cucchi: «Le buone idee, specialmente nell'ambito della cultura e dello sviluppo sostenibile, non hanno copyright. Siamo onorati che l'esperienza parabiaghese possa essere presa come esempio in altri luoghi d'Italia e del mondo. Non è la prima volta che accade, il nostro ecomuseo è infatti citato in svariati studi nazionali ed esteri. Tutto ciò ci spinge a proseguire il percorso di coinvolgimento dei cittadini per la cura e la valorizzazione del patrimonio locale».