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A 200 anni dalla nascita di Charlotte Bronte, 21 racconti la celebrano

Per quale ragione «L’ho sposato, lettore mio»...

L'ho sposato, lettore mio
a cura di T. Chevalier
ed. Neri Pozza
€ 18,00


Per quale ragione «L’ho sposato, lettore mio» è una delle frasi più celebri e citate della letteratura inglese? Perchè "Jane Eyre" è la storia di un’orfana che, nel 1847, grazie alla sola intelligenza e caparbietà riesce a convolare a nozze con il nobile signor Rochester, cambiando radicalmente la propria condizione sociale. Per sottolineare il suo nuovo status, Jane, invece di dichiarare «mi ha sposata, lettore mio» – com’era da aspettarsi nella maschilista società vittoriana – dice appunto: «l’ho sposato, lettore mio».

Una sfumatura nella forma verbale che ha lo scopo di rimarcare la coscienza femminile della protagonista, e quella dell’autrice Charlotte Brontë, e che si ergerà a manifesto, ispirazione e stimolo per tutte le scrittrici a venire.
Quando Tracy Chevalier ha chiesto alle migliori autrici in lingua inglese di raccontare una storia ispirata a quella celebre battuta, non l’ha fatto solo per festeggiare i duecento anni della nascita di Charlotte Brontë, ma anche per ridare significato a quelle parole, per renderle di nuovo vive e attuali nella società odierna.

Da questa idea sono nati 21 racconti che descrivono le tanto agognate nozze in modi diversi e originali: che siano celebrate in Inghilterra o in Zambia, che siano felici o funestate da morti o tradimenti, che siano ambientate nel 1800 oppure ai giorni nostri , le nozze di Jane e Rochester sono sempre un momento cardine di una serie di eventi che spiegano cosa per l'autrice del racconto abbiano rappresentato  Charlotte Brontë e la sua scrittura:  così rivoluzionaria per l'epoca in cui scriveva e poi così magicamente contemporanea per chiunque l'abbia letta poi.
Il risultato è una collezione di ventuno storie d’amore, diversissime per sensibilità, scrittura e intenzioni, che ruotano attorno a una medesima eroina dai mille volti: una donna determinata e coraggiosa, che combatte per vincere i pregiudizi e gli ostacoli della società. E che non ha paura di affermare la propria identità dicendo, a testa alta, con un sorriso affaticato ma fiero: IO «l’ho sposato, lettore mio».

Meraviglioso.

Amanda Colombo

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Aprile 2016
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