La Resistenza raccontata da Aldo Cazzullo
Un nuovo libro - vero e pieno di vita anche se racconta di tanta morte...
Possa il mio sangue servire
di Aldo Cazzullo
ed. Rizzoli
€ 19,00
Un nuovo libro – vero e pieno di vita anche se racconta di tanta morte – ci conduce al cuore della Resistenza. Storie di quotidiano eroismo che ci costringono a interrogarci sul nostro presente. Per usare le parole dell'autore: «La Resistenza è un patrimonio che appartiene alla nazione. Forse è arrivato il momento di raccontare la grande storia attraverso le piccole storie».
«Possa il mio sangue servire per ricostruire l'unità italiana e per riportare la nostra terra a essere onorata e stimata nel mondo intero»: sono le ultime parole che il capitano d’artiglieria Franco Balbis, unitosi ai partigiani, scrive ai genitori poco prima di essere fucilato dai fascisti. Balbis è uno dei tanti resistenti a cui è dedicato questo libro, che alterna la storia di un uomo a quella di una donna. Per 40 anni la Resistenza è stata considerata una “cosa di sinistra”. Poi è stata denigrata, come se avessero ragione i “ragazzi di Salò”. Attraverso personaggi e storie, Aldo Cazzullo racconta la Resistenza dei partigiani – che sono stati comunisti, ma anche cattolici, monarchici e giellisti – e dei militari, dei carabinieri, delle suore, degli ebrei, degli alpini, degli internati in Germania, dei civili: tutti coloro che dissero no a nazisti e fascisti. C'è il prete che sceglie di morire con i suoi parrocchiani, dicendo "Vi accompagno io davanti al Signore" e c'è la madre che fa scudo col suo corpo ai suoi figli; ci sono i carabinieri che si fanno ammazzare al posto degli ostaggi civili e le vecchie che curano i feriti ricercati tenendoli in cantina o nel pagliaio…
Con la passione e la forza narrativa a cui ha abituato i suoi lettori, Cazzullo celebra la memoria delle tante vicende familiari e intime che, intrecciandosi con la grande storia, hanno fatto dell’Italia un Paese libero.
E ricordarlo fa proprio bene.
Amanda Colombo
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