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Scrittore + Criminologo = “La ruga del cretino”

Andrea Vitali e Massimo Picozzi insieme per un giallo in ambiente ottocentesco...

La ruga del cretino

di Andrea Vitali e Massimo Picozzi

ed. Garzanti

€ 16,40


In questo nuovo, felicissimo romanzo, il mondo di Andrea Vitali tanto amato dai lettori – ovvero l'esilarante e pittoresco borgo di Bellano – si colora con le tinte del giallo, portando le lancette del tempo indietro fino a fine Ottocento, all'epoca degli albori della psichiatria e della nascente criminologia moderna. E qui c'è lo zampino di Massimo Picozzi, eminente criminologo che ha provveduto a ricostruire magistralmente la figura di Cesare Lombroso, il famoso alienista che in quel periodo pose le basi della moderna criminologia, non senza delle pittoresche divagazioni, come ad esempio la passione per lo spiritismo, che gli costò qualche grattacapo…
Grattacapi anche per la famiglia della Serpe, lavorante del rettorato: la terza figlia sua e di Arcadio si chiama Birce, ed è nata storta. Ha una macchia sulla guancia sinistra e ogni tanto si perde via e dice e fa cose strane. Chi la vuole una così? Chi la prende anche solo come servetta di casa? La Serpe però crede nei miracoli, ed ecco che ne accade uno… Perché una devota, Giuditta Carvasana, venuta ad abitare da poco a villa Alba, è intenzionata a fare del bene, per esempio aiutare una giovane senza futuro. Per Birce non sarebbe cosa da poco, perché la vita non pare riservarle un destino felice.
Mai tanto infelice come quello di una povera fioraia di Torino però, trovata massacrata per strada. A dire il vero, in quell'estate del 1893, non è la prima vittima. I loro corpi sono a disposizione della sala anatomica dell'università torinese, dove il dottor Ottolenghi, assistente del nostro Lombroso, li analizza con cura, convinto che dalla medicina possa venire un aiuto alle indagini. Oltretutto, dalle tasche delle sventurate, salta fuori un biglietto con incomprensibili segni matematici. Indicano un collegamento tra quelle morti? E nel mirino dell'omicida può esserci finito lo stesso Lombroso, che già aveva ricevuto un analogo foglietto insidiosamente anonimo? Trovare la soluzione non è cosa per cui possa bastare il rigore della scienza. Forse, fantastica il Lombroso, lo spiritismo potrebbe dare un contributo. Per quanto a praticarlo siano persone fuori dall'ordinario. Un po' come la Birce, con quella sua macchia e che ogni tanto si perde via e dice e fa cose strane…
Delizioso, come sempre. E ne parleremo parecchio con Andrea Vitali quando verrà a trovarci in Contrada San Bernardino, il 12 marzo!

Amanda Colombo

Redazione
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Pubblicato il 02 Marzo 2015
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