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Come gestire i compiti delle vacanze?

Il dibattito sull’utilità dei compiti delle vacanze...

La scuola è finita. Un anno è ormai alle spalle ed è troppo presto per pensare a quello nuovo.
Pensavate di dimenticarvi delle aule, della cartella, dei quaderni e dei libri? Certo che no!
Perché estate significa anche questo: i compiti! Tanti genitori sanno quanto sia, anche questo, un problema da gestire. Il volume degli esercizi e l’ampio tempo a disposizione, crea non poche difficoltà di gestione. Come fare?
Non tutti sono d’accordo …
Il dibattito sull’utilità dei compiti delle vacanze è materia di attualità. Altre Nazioni a noi vicine, per esempio, hanno fatto la scelta di liberare gli scolari (e le loro famiglie) da tale onere.
Va considerato, però, che la pausa estiva è considerevolmente più ampia in Italia che in altri Paesi europei.
Alcuni studi mettono peraltro in evidenza la possibilità che, durante le ferie estive, possa essere persa una certa percentuale delle abilità acquisite.
Comunque temo il problema non si ponga per l’ampia maggioranza dei genitori nazionali: i compiti ci sono e vanno fatti. Organizzate insieme un piano d’azione
La scuola deve essere, in definitiva, una responsabilità condivisa tra genitore e scolaro, anche se molto giovane.
È importante che l’adulto faccia comprendere quanto ciò sia importante, anche nei piccoli gesti.
Collaborate, per preparare insieme un programma efficiente sarà fondamentale tanto la guida del genitore quanto la condivisione del bambino.
Stabilite insieme anche un orario dedicato, cercando nei limiti del possibile di rispettarlo entrambi.
Ovviamente tutti sapete che non avrebbe senso finire tutti compiti nel primo mese di vacanza, né correre al recupero negli ultimi giorni.
Niente panico!
Se avete trovato insieme una buona organizzazione non vi servirà altro.
Potete confrontarvi con gli altri genitori, ma senza che ciò generi ansia. Il metodo che voi autonomamente avete scelto andrà benissimo.
Ma nell’organizzare non dimenticatevi del riposo!
Molti di voi si saranno sentiti dire dalle insegnanti quanto i loro scolari, arrivati alla fine dell’anno, manifestassero chiari segni di stanchezza.
Le vacanze devono essere un momento di recupero, concedete un tempo ragionevole di libertà dallo
studio.
Razionalizzare, in seguito, i compiti aiuterà a non dover dedicare ad essi che una piccola parte della
giornata.
Se vi è possibile, partecipate.
Condividete i loro progressi, così come avete fatto durante tutto l’anno.
Accertatevi del fatto che siano svolti correttamente, talvolta capita che non ci sia tempo a scuola per un’attento lavoro di revisione dei compiti.
Inoltre potrebbe esserci molto più tempo per dedicare spazio alla lettura, al recupero e alla sana curiosità. Fatene buon uso!
Ovviamente non sostituitevi a loro nello svolgimento dei compiti … un compito è difficile? Cercate di stimolare nel piccolo scolaro la ricerca della soluzione piuttosto che trovarla per lui.
Credo di aver risolto solo in parte i dubbi dei genitori che si affacciano per la prima volta, dopo tanti anni e con un ruolo diverso, ai compiti delle vacanze.
Ovviamente resto disponibile a rispondere ad ogni particolare quesito, se posso esservi utile sarò felice di farlo. Quindi … Per qualsiasi commento, domanda o chiarimento vi invito a scrivermi

Stefano Landoni
Psicologo Psicoterapeuta
info@studio-landoni.it
www.studio-landoni.it

Redazione
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Pubblicato il 29 Giugno 2015
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