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Autismo, rifugio in un mondo proprio

L’autismo è un disturbo neuro-psichiatrico...

L’autismo è un disturbo neuro-psichiatrico caratterizzato da una marcata diminuzione dell'integrazione socio-relazionale e della comunicazione con gli altri ed un parallelo ritiro interiore, che viene riconosciuto in un'età mediamente compresa tra i 15 ed i 20 mesi. In passato si riteneva che i bambini nascessero con questo disordine già acquisito. Oggi, nella maggior parte dei casi, il bambino progredisce normalmente e comincia poi a regredire durante la crescita, perdendo progressivamente (o non riuscendo a sviluppare) linguaggio, capacità di socializzazione e abilità fisiche. Ci sono diversi gradi di gravità, ma la maggior parte dei bambini si ritira completamente in un mondo proprio. Data la varietà di sintomatologie e la complessità nel fornirne una definizione clinica coerente e unitaria, è recentemente invalsa l'uso di parlare di Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders), comprendendo tutta una serie di patologie o sindromi aventi come denominatore comune le suddette caratteristiche comportamentali, sebbene a vari gradi o livelli d’intensità.
Quali sono i sintomi del disturbo autistico? Innanzitutto si rileva un disturbo della comunicazione, ovvero i pazienti non parlano oppure i  soggetti che sono in grado di utilizzare il linguaggio  si esprimono in molte occasioni in modo bizzarro, spesso ripetendo parole, suoni o frasi sentite pronunciare (ecolalia). L'ecolalia può essere immediata (ripetizione di parole o frasi subito dopo l'ascolto), oppure ecolalia differita (ripetizione a distanza di tempo di frasi o parole sentite in precedenza).I bambini autistici non sono in grado di usare neppure il linguaggio corporeo. Il neonato, ad esempio, non guarda negli occhi la mamma e quando è più grande, non sorride e non piange in risposta a eventi che provocano emozioni. Inoltre i pazienti con sindrome autistica possono apparire talvolta sordi perché i bambini tipicamente non rispondono ai richiami in quanto non sanno interpretarli, sembrando così affetti da un deficit dell'udito. 
Un altro sintomo è il disturbo dell'interazione sociale: i bimbi autistici restano isolati e non partecipano alle iniziative degli altri, non sono capaci di usare i giocattoli e spesso hanno scoppi di rabbia e, in casi più limitati, di forte aggressività. Si dondolano da soli e mostrano comportamenti ripetitivi. Talvolta la persona affetta da autismo tende ad astrarsi dalla realtà per isolarsi in una sorta di "mondo virtuale", in cui si sente di vivere a tutti gli effetti (dialogando talora con personaggi inventati). Pur mantenendo in molti casi la consapevolezza del proprio fantasticare, è con fatica e solo con delle sollecitazioni esterne (suoni improvvisi, richiami di altre persone) che riesce a essere in varia misura partecipe nella vita di gruppo.
Inoltre, un limitato repertorio di comportamenti viene ripetuto in modo ossessivo; si possono osservare posture e sequenze di movimenti stereotipati (per es. torcersi o mordersi le mani, sventolarle in aria, dondolarsi, compiere complessi movimenti del capo, ecc.) detti appunto stereotipie. 
Nel caso di autismo ad alto funzionamento (sindrome di Asperger), il paziente mostra particolari abilità ma non riesce a entrare in empatia con gli altri . È spesso in difficoltà di fronte a tutto quello che richiede una capacità di astrazione. 
In alcuni soggetti, si riscontra una marcata resistenza al cambiamento, che per alcuni può assumere le caratteristiche di un vero e proprio terrore fobico. Questo può accadere se è allontanato dal proprio ambiente (camera, studio, giardino, ecc.), o se nell'ambiente in cui vive si cambia inavvertitamente la collocazione di oggetti, del mobilio o comunque l'aspetto della stanza. Lo stesso può verificarsi se si lasciano in disordine oggetti (sedie spostate, finestre aperte, giornali in disordine): la reazione spontanea della persona autistica sarà quella di riportare immediatamente le cose al loro ordine o, se impossibilitato a farlo, manifestare comunque inquietudine. La persona può allora esplodere in crisi di pianto o di riso, o anche diventare autolesionista e aggressiva verso gli altri o verso gli oggetti. Altri soggetti, al contrario, mostrano un'eccessiva passività, aprassia motoria e ipotonia, che sembra renderli impermeabili a qualsiasi stimolo.
La gravità e la sintomatologia dell'autismo variano molto da individuo a individuo e tendono nella maggior parte dei casi a migliorare con l'età, in particolare se il ritardo mentale è lieve o assente, se è presente il linguaggio verbale, e se un trattamento terapeutico valido viene intrapreso in età precoce. L'autismo può essere associato ad altri disturbi, ma è bene porre l’accento che esistono gradi di autismo differenti tra loro. Alcune persone autistiche possiedono per esempio una straordinaria capacità di calcolo matematico, sensibilità musicale, eccezionale memoria audio-visiva o altri talenti in misura del tutto fuori dell'ordinario, come ad esempio la capacità di realizzare ritratti o paesaggi molto fedeli su tela senza possedere nozioni tecniche di disegno o pittura.
Continueremo a parlare di autismo nel prossimo articolo cercando di approfondire cause e cure di questa sindrome e come dare sostegno alle famiglie che hanno membri affetti da questa patologia.
Resto a disposizione per domande, chiarimenti, o per spunti su argomenti che desiderate approfondire.

Dott.ssa Federica Camellini
federicacamellini@libero.it 

 

Redazione
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Pubblicato il 30 Aprile 2015
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