Il "Viaggio in un mondo fuori dal mondo": questo il tema della serata promossa dall' ANPI Legnano e che ha "concluso" il viaggio iniziato da alcuni ragazzi meritevoli delle scuole superiori legnanesi.

Dal 9 al 12 maggio una delegazione dell' ANPI, della Polizia Locale, di professori e ragazzi ha visitato i campi di sterminio di Bolzano, Ebensee, Mauthausen, Gusen, Hartheim e Dachau. Nella serata di venerdì gli studenti, insieme ai professori, hanno riportato le loro considerazioni circa l'esperienza vissuta. I ragazzi, nei loro interventi, hanno testimoniato la forte emozione provata durante le visite ai lager, il forte senso di incomprensibilità di tali orrori e come siano i piccoli dettagli e le piccole vicende di ogni deportato a colpire molto di più che i freddi dati dei manuali di storia. Le scuole che hannno partecipato all'iniziativa sono state: l'istituto Barbara Melzi, il Liceo Galileo Galilei, l' ISIS Bernocchi, l' istituto Dell'Acqua e, per il viaggio di gennaio, il Liceo Cavalleri di Parabiago.

"Quest'anno l'iniziativa, che si svolge ormai dagli anni '80, è accompagnata da due novità" – spiega il professor Restelli dell'ISIS Bernocchi – un dvd realizzato dai ragazzi ed il libro 'I deportati politici dell' Altomilanese' ".

L'importanza della memoria è stata sottolineata dal presidente dell' ANPI di Legnano Luigi Botta: "Fin tanto che questi giovani avranno l'opportunità di parlare di questi orrori e di tramandare la loro testimonianza, le morti dei milioni di innocenti deportati non saranno state vane. Voi giovani, questa sera, avete dato voce alle loro ombre".

A dar voce musicale il gruppo dei  "Numantini" (nella foto), che ha intrattenuto il pubblico tra un intervento e l'altro.

A conclusione della serata un accorato intervento del sindaco di Legnano, Alberto Centinaio, che ha colto l'occasione per ribadire la sua intenzione di aiutare i rom durante l'emergenza freddo: "Penso che sia giusto come amministrazione comunale aiutare i più deboli. Non voglio che alcun bambino, rom o italiano, muoia durante il mio mandato, come purtroppo è già successo in passato. L'ostilità che ho incontrato sia da parti politiche che comunitarie in questa mia volontà mi ha fatto capire come sia tuttora facile per l'odio e il razzismo nascere e svilupparsi".

Chiara Lazzati

Galleria fotografica di Stefano Pedretti