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Vasche di laminazione: “Dov’è la politica?”

Una riflessione del "Patto Civico" a margine dell'incontro avvenuto di recente...

Riceviamo e pubblichiamo:

Le Vasche di laminazione purtroppo si faranno. I tecnici di Regione Lombardia e Aipo ce lo hanno spiegato all'assemblea indetta dall'Amministrazione comunale l'11 dicembre. Sarebbe stato però più interessante avere come ospiti, oltre i tecnici, anche i politici, e soprattutto chi governa Regione Lombardia e l'ha governata in tutto il periodo interessato dalla procedura che ci ha portato ad avere quest'opera  così devastante per il nostro territorio. Ma la politica è la grande assente. Salvo farsi viva nei periodi elettorali per gridare i suoi no demagogici, ai quali poi non conseguono coerenti atti. Le vasche di laminazione non le hanno decise i tecnici ma i politici, chi ci ha governato e governa ai vari livelli. La politica che invochiamo – e che non abbiamo visto – è quella responsabile, non quella demagogica nè quella che si fa condizionare dagli interessi economici. Una politica che si fa carico certamente dell'esigenza di tutelare il territorio dalle esondazioni del fiume Olona ma al contempo sa valutare con obiettività l'impatto ambientale dei presidi che i tecnici individuano, facendosi guidare da un principio di proporzionalità dell'intervento rispetto all'obiettivo che si prefigge in rapporto al sacrificio che a un territorio viene richiesto per raggiungerlo.  Questo principio è palesemente violato dalla previsione da parte del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) di ben quattro vasche di laminazione sul nostro territorio (una era più che sufficiente), oltre alle aree golenali, previsione per lo meno non più attuale. Il PAI risale al 2001 e l'assetto idrogeologico del fiume è nel frattempo mutato. Si possono e devono registrare gli effetti positivi della realizzazione delle vasche a Gurone, e della prossima realizzazione di quelle di Lozza e Gorla, che rendono realmente inutili le quattro vasche sanvittoresi. II PAI si può modificare, eliminando le previste residue due vasche di laminazione. L'occasione è data dal procedimento di adozione del Piano Gestione Alluvioni da parte dell'Autorità di Bacino, prevista dalle direttive europee, che può condurre a riconsiderare e modificare il PAI. Questa procedura va seguita attentamente e non possiamo essere assenti. Intanto dobbiamo sì pretendere reali e consistenti compensazioni ma anzitutto un preciso disciplinare di gestione delle vasche, che ne preveda meglio le condizioni di utilizzo, la loro manutenzione e le necessarie bonifiche dopo gli invasi.  Chiediamo all'Amministrazione che si realizzi un tavolo tra tutte le forze consiliari, oltre alle associazioni ambientaliste e il PLIS dei Mulini, per definire puntualmente questo disciplinare e le opere di compensazione, controllando e monitorando poi la realizzazione delle vasche e la loro corretta gestione.

Alberto Fedeli
Capogruppo consiliare di opposizione del "Patto civico per S. Vittore Olona" 

Redazione
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Pubblicato il 17 Dicembre 2014
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