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Ancora sulle benemerenze

21 Ottobre 2016

Gradirei dire la mia in merito: sono d’accordo su quanto scritto da Donata Colombo in risposta alla lettera di Mabi Capocasa, ovvero chi fa del bene e opera nel volontariato e nel sociale non dovrebbe aspettarsi riconoscimenti o premi e dovrebbe operare in punta dei piedi come avviene in quasi tutte le associazioni di volontariato. Purtroppo non è così. Sono venuto a conoscenza che a Legnano opera un’associazione di volontariato che in passato ha ricevuto la benemerenza dove i dirigenti a livello regionale sono stipendiati, dove il presidente percepisce un’indennità di carica, dove i volontari hanno un rimborso spese solo per il fatto di presentarsi in sede a svolgere la propria opera di volontariato. Sono queste le associazioni che Mabi porta ad esempio e vorrebbe fossero assegnate delle benemerenze ?
Scusi lo sfogo ma a volte premi e benemerenze vengono pretesi e assegnati  solo come uno scambio di favori.

M.C.


(m.tajè) – Esattamente il contrario. Per quanto ci risulta da confronti avuti con Mabi Capocasa, l'idea sarebbe quella di una benemerenza concessa a quei cittadini che lasciano un segno indelebile della loro attività sul territorio, lasciato nello spirito più profondo e genuino della cultura del dono, che prevede appunto la gratuità del servizio offerto. 
Non entriamo, invece, nel merito dell'associazione con volontari stipendiati, non potendo confermare o meno le informazioni in possesso al lettore.

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