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Aler via Porta senza tregua

10 Agosto 2016

Uno stato d'animo al limite della sopportazione. E' quanto emerge da questa lettera inviata da un residente delle case Aler in via Carlo Porta. Lo stato di degrado dello stabile sta creando un disagio che solo i caratteri più forti ormai riescono a sopportare e non tutti, come emerge da queste considerazioni, dimostrano di potercela fare.

Vivere qui non è semplice, è una lotta continua perché bisogna combattere per qualsiasi cosa.

Ennesimo esposto per chiedere che venga fatto l'ordinario, ma l'ordinario qui è inteso come straordinario e poi di fatto impossibile. Dalle infiltrazioni d'acqua sul tetto, alle perdite continue delle fogne, passando per la sostituzione delle luci,alle pulizie e disinfestazioni, di norma in qualsiasi altro condomino, alla differenziata (poco), le buche in strada, ai citofoni non funzionanti da più un decennio. Al cancello, che la proprietà è "impossibilitata" a chiudere, sempre aperto per tutti quelli che di giorno o di notte sono liberi di fare ciò che vogliono. 
Se è già difficile di giorno, di notte ci vuole solo fortuna.
Il mio quartiere (gli stabili aler in particolare) è il ritrovo-rifugio di spacciatori, ladri, senza tetto e Dio solo sa. La situazione peggiora sempre di più dal momento che molti di questi personaggi trovano "ospitalità" presso alcuni inquilini dello stabile aler 122. Oltre al danno la beffa! 
Dopo la chiusura del 114 i suoi "assidui" frequentatori sono usciti dall'ingresso principale per rientrare dal "retro", aprendosi un varco visibile a tutti. Dire che siamo circondati è poco. Per aler è un problema che compete alla sicurezza pubblica, per la sicurezza pubblica è un problema di aler. A qualcuno importa che è un problema nostro? Che siamo soli.
 La maggior parte delle persone che vive qui è gente per bene, che già fa una fatica immane ad andare avanti e non merita questo trattamento. 
La mia preghiera va alle forze dell'ordine, polizia e carabinieri, non lasciateci soli anche voi ad affrontare tutto ciò. Trovate la volontà perché sono le persone che possono cambiare questo stato di cose, attraverso quei piccoli grandi miracoli di cui gli esseri umani sono capaci con la propria umanità. 
A questa amministrazione comunale sta bene questo stato di cose? Che la delinquenza agisca indisturbata nel nostro quartiere piuttosto che altrove in città? Importa al sindaco di Legnano che qua si fa la fine dei topi? Che qui non esiste la società civile basata nel rispetto reciproco delle regole. Al contrario qui si vive alla mercè di chi conduce la propria esistenza e in sfregio a tutto cio. Lo schiaffo peggiore è questa indifferenza "istituzionale" ed umana. 
Forse sindaco se sarà capace un giorno di sentire sul suo viso lo schiaffo che i residenti qui subiscono tutti i giorni, allora capirà, capirà cosa significa non esistere.
La verità è una sola. In via Carlo Porta ci sono problemi seri legati alla sicurezza e quel che è peggio è che oggi non c'è nessuna volontà da parte delle autorità di porre fine ad una situazione non solo illegale, ma moralmente e umanamente insopportabile.
Perchè non si può negare che ci sono "pezzi" di Legnano sottratti allo Stato e alla Legalità perchè possiamo considerare diritti solo quelli che le persone possono difendere, solo quelli sono diritti.
Un lettore

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