Quantcast

Ricerca

» Invia una lettera

Assessore Ferrè: «Perché fa così tanto paura la variante al PGT?»

1 Luglio 2015

Egregio direttore, chiedo cortesemente uno spazio per una risposta a quanto riferito dal Capogruppo consiliare del NCD di Legnano, Luciano Guidi, nella lettera da voi pubblicata (qui il testo). Entro evidentemente soltanto nel merito delle vicende urbanistiche in quanto materia di mia competenza.

Mi si attribuisce, in generale, la strategia di voler rallentare le procedure in attesa della variante al PGT: non è così, e i diversi piani urbanistici citati hanno ciascuno una loro storia e complessità che determinano esiti e tempi diversi, e la maggior parte dei quali ha già avuto dei passaggi di condivisione decisivi e favorevoli.

E’ oltremodo fuorviante citare date di presentazione per pratiche non ordinarie ma di grande rilevanza urbanistica per la città – tra le più importanti del PGT vigente – in cui si deve valutare e governare un complesso bilancio di positività e negatività generato da nuovi insediamenti di grande impatto. Non secondarie, per alcuni di essi, sono le implicazioni di carattere intercomunale che richiedono di essere affrontate e risolte.

Evito di addentrarmi in questioni di dettaglio delle procedure, non per mancanza di argomenti ma per mera opportunità amministrativa; vorrei però fare delle considerazioni generali riferendo alcune mie impressioni circa le ripetute e reiterate occasioni di confronto sul tema della corrente gestione dell’urbanistica:

1) Passa in secondo piano il momento di stallo del settore edilizio per la congiuntura economica negativa e la conseguente implosione del sistema immobiliare e – per ragioni di convenienza politica di parte – la responsabilità della situazione di difficoltà viene attribuita principalmente ad una presunta “rallentata” gestione urbanistica.

2) Chi ripetutamente commenta le questioni urbanistiche e tende a sminuire (delegittimare) la necessità di una variante al PGT sembra farsi carico della preoccupazione dei consolidati interessi fondiari rispetto alle future scelte della variante in atto, temendo uno stravolgimento dell’attuale quadro urbanistico.

L’occasione è anche propizia per ricordare che è stato lo stesso Luciano Guidi, in Consiglio Comunale, all’epoca delle discussioni sui progetti ex Cromos e Ikea, a chiedere a viva voce una grande attenzione sui temi del governo degli insediamenti commerciali. Noi, indipendentemente da quelle sollecitazioni, avevamo già intrapreso un attento lavoro di valutazione e di confronto che è ancora in atto in attesa dell’esito conclusivo e, per ovvia coerenza amministrativa, lo stesso “rigore” l’abbiamo applicato agli insediamenti sul nostro territorio.

Nei trascorsi tre anni di questa Amministrazione abbiamo maturato la consapevolezza che Legnano sta vivendo una fase inedita di transizione molto delicata ed è proprio questo il motivo che ci ha spinto a promuovere ora la variante ad un PGT ormai inadeguato anche se di recente elaborazione. Con il rischio di essere ripetitivo, in chiusura voglio rilanciare le parole d’ordine che stanno orientando la nostra azione urbanistica e che saranno l’obiettivo centrale della variante al PGT: salvaguardare il territorio e rigenerare la città.

Ringrazio per l’ospitalità e cordialmente la saluto.

Arch. Antonio Ferrè
Assessore alla Gestione del Territorio
Città di Legnano

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.