18 Maggio 2015

Egregio direttore,

Il coordinatore dell’Associazione Agorà ha correttamente posto una serie di quesiti sui contenuti del progetto Expo (qui il testo). Si tratta di domande legittime, giustificate dalla grande confusione informativa che ha purtroppo accompagnato questa vicenda.

Il dato positivo, riconosciuto anche dall’Associazione, è che la nostra aggregazione ha partecipato a tre bandi, riuscendo in tutti e tre i casi ad aggiudicarsi i contributi.

Avremmo voluto e potuto ottenere molto di più. Alcuni enti, in primis il Governo Nazionale, avevano inizialmente promesso finanziamenti. Ma i bandi non sono mai stati indetti. Altri enti (Camera di Commercio) li hanno garantiti ma solo in altre province, non in quella milanese.

Regione Lombardia è arrivata tardi e con proposte un po’ contraddittorie. Inoltre le risorse originariamente previste sono state ridotte e la “torta” si è un po’ ristretta. Però almeno la Regione qualcosa ha fatto e bisogna darle atto di esser stata l’unico ente che si è ricordata della necessità di pensare ad Expo guardando ai territori e non solo al sito espositivo.

Il Comune di Legnano ha cercato di conquistare quei soldi evitando campanilismi e coinvolgendo i Comuni dell’Alto Milanese, le associazioni di categoria, i comitati promotori degli eventi, la rete degli alberghi.

Le regole con cui abbiamo dovuto misurarci erano molto complesse, ci hanno lasciato margini minimi di libertà progettuale, hanno imposti tempi strettissimi per l’elaborazione e la condivisione dei contenuti e vincoli rigidissimi sulle modalità di impiego dei contributi erogati (ad esempio, buona parte delle risorse potrà essere utilizzato per rimborsare lavori effettuati di arredo urbano).

Si aggiunga che il percorso sin qui fatto ha richiesto l’impiego di risorse comunali a titolo di cofinanziamento. E tutti sappiamo quanto gli enti locali oggi siano in difficoltà finanziarie. Infatti – se mi è consentita una piccola polemica – devo rilevare che mentre Legnano ha sinora fatto la sua parte rispettando tutti gli impegni assunti con l’accordo siglato il 18 settembre scorso, alcuni Comuni dell’aggregazione non hanno sino ad ora dato seguito a quanto concordato.

Si aggiunga inoltre che molte delle risorse ottenute non sono spendibili immediatamente. Ad esempio l’ultimo finanziamento ottenuto (185 mila euro a seguito della negoziazione effettuata a inizio mese con Camera di commercio ed Unioncamere) deve ancora essere ratificato da Regione Lombardia. Inoltre il 50% dei contributi ottenuti per il “DAT” (Distretto dell’Attrattività Territoriale) sarà erogato solo nel 2016.

Fatte queste doverose premesse vorrei rassicurare coloro che, giustamente, chiedono di avere maggiori informazioni sui contenuti dei progetti premiati e sulla destinazione dei contributi ottenuti: nel corso dei prossimi giorni provvederò personalmente ad elaborare ed a diffondere un rendiconto dettagliato delle risorse ottenute, delle iniziative avviate e di quelli ancora da avviare.

Sperando, da un lato, di rassicurare sulla correttezza e sull’efficacia e sulla qualità del lavoro svolto e, dall’altro, di creare quel consenso e quella condivisione che costituiscono una condizione ineludibile per la buona riuscita di progetti che, come il nostro, ambiscono a dare visibilità e forza ai territori locali.

Dott. Livio Frigoli  (Dirigente organizzativo – Comune di Legnano)