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“Contrade, svegliamoci!”

27 Marzo 2015

Un richiamo forte alle contrade. Piero Ferrario esce allo scoperto e anima un dibattito considerato necessario per ridare vigore a un ambiente che appare troppo dimesso.


Contrade, svegliamoci! Il nostro Palio non può intraprendere il cammino indicato in una recente intervista sulla stampa, un percorso in cui si possa ridurre ancor più il prestigio delle contrade e del Collegio.

Contrade, svegliamoci! Torniamo a rivendicare ruoli precisi, chiari, trasparenti nei dirigenti chiamati a gestire il Palio. Con recenti nomine ed elezioni sono saltati equilibri importanti. Siamo al limite di conflitti d'interesse assurdi. Oggi, c'è il rischio che uno stesso magistrato possa ricoprire più di un ruolo fondamentale tra gli enti organizzatori e attorno a questa situazione, assurda, nel mondo contradaiolo esiste un silenzio che io non capisco. Sembra un fatto normale. Ma non è così! Una volta, ad esempio, il cavaliere del Carroccio era un nostro uomo. Adesso, grazie anche a qualcuno di noi, la nomina arriva direttamente dal sindaco. Il presidente della Famiglia Legnanese è anche presidente del Comitato 1176. Per completare il ciclo, gli manca solo di fare il gran maestro!

Sicuramente, tutti noi dobbiamo recitare un profondo "mea culpa". Se siamo arrivati a questa situazione così penalizzante per le contrade, dobbiamo pensare a una continua e costante fuga di uomini di spessore dal nostro Palio. Dobbiamo tornare a ripensare quindi a un mondo contradaiolo più forte nelle motivazioni, ma anche nei suoi personaggi. Se è fondata l'accusa al Comune di essersi impossessato di troppo potere, pensiamo anche alle nostre colpe, alla nostra debolezza, alla perdita di carisma. E allora, contrade, svegliamoci!

Sarà banale riaffermare questo concetto, ma forse è necessario, perchè qualcuno se lo è dimenticato. Noi siamo tutti impegnati con il nostro lavoro e al Palio possiamo pensare solo nel tempo libero. Ma tutti noi, ispirati dal volontariato più genuino, rimaniamo sempre e solo i veri, gli unici promotori di iniziative contradaiole. Nessuno può pensare di sostituirsi a noi. Nemmeno chi oggi gestisce sedi di comando, ma dovrebbe invece essere solo un "passacarte".

Glii uomini di Palio sono fondamentali, essenziali, insostituibili. Se siamo andati a New York con il Carroccio lo si deve solo ed esclusivamente a un gran maestro che si è preso responsabilità economiche non indifferenti. Se l'anno scorso abbiamo avuto la diretta televisiva lo si deve al nostro attuale gran maestro e a dirigenti di contrada che hanno messo mano al portafoglio. 

E non vado a toccare argomenti come l'importanza dei manieri nel sociale e del loro profondo radicamento sul territorio. Non c'è Fondazione che tenga, Comitato che possa prendere il posto di una sola contrada.

Attenzione. Non toglieteci la passione, l'amore, l'entusiasmo per quello che facciamo. Se crolla il mondo contradaiolo, è la fine di tutto.

Pierantonio Ferrario

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