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Ikea: La.Terr.A. manifesta la propria soddisfazione per la chiusura dell’accordo

26 Marzo 2015

Riceviamo e pubblichiamo:

Lunedì 16 marzo il Consiglio Comunale di Rescaldina ha approvato, raccogliendo anche i voti favorevoli di buona parte dell’opposizione, un atto di indirizzo che chiede al Sindaco di fare tutto quanto necessario per uscire dall’Accordo di Programma per la realizzazione del ben noto centro commerciale Ikea su un’area agricola ubicata tra Cerro Maggiore e Rescaldina.

Il Comitato La.Terr.A. manifesta la propria soddisfazione per la definitiva chiusura di questa vicenda, che vede il tramonto di un progetto tanto faraonico quanto dannoso per l’ambiente e la salute delle persone, senza reali riscontri occupazionali e benefici economici per la collettività.

Il percorso seguito dalla Giunta di Rescaldina, che ha scelto di discutere in trasparenza di fronte al Consiglio Comunale questa tematica, ha evidenziato tutti i limiti, le criticità e le false attese legate all’Accordo di Programma: elementi che il Comitato La.Terr.A. ha fin dal principio affermato con forza.

Siamo inoltre rimasti molto colpiti dalle lacune procedurali emerse in seguito all'attenta revisione della documentazione da parte dell'attuale Giunta, lacune che sono state esposte nel corso del Consiglio Comunale: tra queste, la mancata costituzione del Comitato per l’Accordo di Programma, prevista dalla Legge Regionale per la programmazione negoziata e a cui , tra l'altro, spetta la nomina della Segreteria Tecnica. Ci domandiamo quale valore possano avere tutti gli atti fin qui emessi in mancanza delle nomine previste dalla normativa.

Oltre a non aver mai supportato le proprie scelte con dati concreti sull'occupazione e sul cosiddetto sviluppo del territorio, né aver mai preteso tali informazioni dal soggetto privato proponente il progetto, le Amministrazioni promotrici dell'Accordo di Programma non hanno nemmeno considerato che nell'area ex Alfa Romeo ad Arese sta già sorgendo il centro commerciale più grande d'Europa – altra opera discussa per dimensioni e impatto ambientale. Quale sarebbe stato il destino della galleria commerciale tra Cerro e Rescaldina con un simile concorrente a meno di dieci minuti d’autostrada?

Chiuso il capitolo Ikea, la nostra azione sul territorio non si esaurisce: il Comitato La.Terr.A. proseguirà nella propria azione di opposizione a tutti quei progetti che impattano negativamente sullo stato dell’ambiente e sulla salute dei cittadini, senza comportare alcun reale vantaggio in termini di creazione di valore e posti di lavoro.

Siamo ancora in attesa di ricevere da parte dell’Amministrazione di Cerro Maggiore spiegazioni convincenti e serie riguardanti la situazione della falda al di sotto dell’area ex Cromos e stiamo seguendo con preoccupazione l'evolversi del progetto della cosiddetta Varesina bis, una strada di collegamento tra la Pedemontana e la Saronnese che taglierà in due i boschi tra Rescaldina e Gerenzano, devastando di fatto il Parco del Rugareto.

Apprezzandone la determinazione e la coerenza, sproniamo l'Amministrazione comunale di Rescaldina a continuare a costruire un futuro diverso, rigettando definitivamente l'idea che consumare suolo, cementificare e speculare siano le giuste vie per generare sviluppo: ci aspettiamo in questo senso una concreta politica di “riduzione del danno” legato ad altri progetti che comportano forti impatti sociali e ambientali, triste eredità delle passate Giunte.

Non smetteremo mai di credere in un rilancio del tessuto produttivo dell’Alto Milanese che coniughi le istanze di rispetto dell’ambiente con quelle di creazione di nuovi, veri posti di lavoro.

Il Comitato La.Terr.A

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