25 Marzo 2015

Il Comitato del Legnanese di L’Altra Europa con Tsipras esprime apprezzamento e condivisione per la scelta compiuta dal Sindaco e dal Consiglio Comunale di Rescaldina di uscire dall’accordo di programma relativo al progetto di un nuovo insediamento Ikea su una delle poche aree agricole residue del nostro territorio.

Dopo la decisione di non effettuare il revamping dell’inceneritore Accam di Busto Arsizio optando per una diversa gestione dei rifiuti incentrata sulla riduzione della loro produzione e sul recupero attraverso la realizzazione della “fabbrica dei materiali", si tratta di un nuovo segnale positivo che Enti locali del nostro territorio cominciano a riflettere sulle ricadute drammatiche di una politica territoriale che, in nome di benefici immediati, il più delle volte illusori, e più verosimilmente per interessi economici di pochi, per anni ha consumato e devastato il nostro territorio con una cementificazione selvaggia, ipotecandone il futuro. Nel caso Ikea, esperienze analoghe e studi specialistici confermano la pretestuosità dell’argomento occupazionale, specchietto per le allodole per piegare le comunità locali ai propri fini.

E’ ormai chiaro, nell’attuale fase di crisi economica, che è necessario ragionare su un nuovo modello di sviluppo territoriale, sia per quanto riguarda gli stili di vita sia per ciò che concerne le attività economiche che possono garantire e migliorare il benessere dei cittadini in una prospettiva di lungo periodo: uno sviluppo che passa necessariamente per la tutela delle risorse e della salubrità dell’ambiente di vita e per il rilancio del settore produttivo su basi innovative e ad alto contenuto di ricerca. Di certo non per la costruzione dell’ennesimo centro commerciale.

L’Altra Europa con Tsipras – Comitato del Legnanese