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Tosi: interrogazione al ministro di Sinistra Ecologia Libertà

6 Marzo 2015

Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese esprime grande preoccupazione in merito alle ultime indiscrezioni uscite sulla stampa e relative agli ultimi sviluppi sulla questione della Franco Tosi. Se, come sembra, l’offerta migliore è quella presentata da Patel Engineering, (in realtà Gammon rientrata dalla finestra) facciamo presente che, al di là della valutazione solo sul prezzo d’acquisto, quello che dovrebbe contare veramente, assieme al mantenimento dei livelli occupazionali, dovrebbe essere un piano di sviluppo dell’azienda con effettivi e seri investimenti per rilanciare la Franco Tosi ad operare concretamente sul mercato Italiano e Internazionale. Un Ministero dello Sviluppo, degno di questo Paese, dovrebbe valutare attentamente sia gli investimenti che un piano strategico industriale per il rilancio dell’intera azienda oltre a sviluppare un piano industriale complessivo per il rilancio dell’occupazione nel nostro Paese. Abbiamo presentato alla Camera nei giorni scorsi, a firma del nostro deputato Daniele Farina, un’interrogazione a risposta scritta qui di seguito allegata. Ci adopereremo, per quanto di nostra competenza, a vigilare e a sollecitare in tempi brevi una risposta da parte degli organi competenti .

Il Circolo di Sinistra Ecologia Libertà del Legnanese

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

Al Ministro

Per sapere, premesso che

nel mese di aprile 2013, ponevamo, tramite interrogazione parlamentare ( 4-00315), all'attenzione del Governo, nella figura del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, il tema dello stato di crisi di Franco Tosi Meccanica. In quella si sollecitava il Ministro ad intraprendere iniziative al fine di garantire il mantenimento dei livelli produttivi e occupazionali. A quella interrogazione rispondeva il Sottosegretario De Vincenti, nel dicembre 2013;

il tempo da allora trascorso è stato segnato da proroghe del bando per l'acquisto dell'azienda. Difficoltà confermate dallo stesso Commissario Lolli. Nonché da articoli di stampa che prospettano soluzioni penalizzanti per l'occupazione e per la stessa localizzazione della produzione di Franco Tosi Meccanica;

il recente decreto-legge n.3 del 24 gennaio 2015 prevede, all'articolo 7, la creazione di una Società di servizio per imprese «che, nonostante temporanei squilibri patrimoniali o finanziari, siano caratterizzate da adeguate prospettive industriali e di mercato, ma necessitino di ridefinizione della struttura finanziaria o di adeguata patrimonializzazione o comunque ristrutturazione»;

il 3 febbraio 2015, è stata votata all'unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia una mozione, nella quale si chiede con urgenza di ricomprendere la Franco Tosi in questo quadro di sostegno alle aziende in crisi operanti in settori di valore strategico; il 7 febbraio, è stata approvata dal Consiglio Comunale aperto di Legnano, svoltosi presso la sede dell’azienda, un'altra mozione di contenuto analogo con esplicito invito a confermare che gli obiettivi fondamentali per la soluzione della crisi restano la salvaguardia dei posti di lavoro, la continuità aziendale e la permanenza nell’attuale sito produttivo con un adeguato e strategico piano industriale:-

quali iniziative intenda prendere il Ministro e quale tempi valuta necessari per la completa attuazione di quanto previsto all'art. 7 del DL n.3 del 24 gennaio 2015 evitando la vendita della Tosi senza importanti strutture come la cabina elettrica e i bunker in contrasto con la stessa decisione del consiglio comunale che ne chiedeva la permanenza in loco assieme all’integrità dell’azienda.

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