28 Gennaio 2015

Buongiorno, 
in merito all'articolo "Sventato furto in città: agenti aggrediti da albanese", sarebbe possibile chiedere a qualche esperto il perché di questa procedura: "L'arrestato è stato giudicato ieri per direttissima, per tentato furto in concorso, danneggiamento, resistenza e lesioni, venendo condannato ad un anno di reclusione, pena sospesa e rimesso immediatamente in libertà senza obblighi".

Immagino che dopo l'accompagnamento in frontiera ce lo ritroveremo in Italia nel giro di un paio di mesi.

Non è il primo articolo nel quale leggo di delinquenti che se la cavano con una pacca sulla spalla o al massimo con gli arresti domiciliari. Avevo già espresso i miei dubbi, o forse più la rabbia, quando ci fu il caso della maestra d'asilo di San Giorgio su Legnano.

Sarebbe interessante se qualcuno raccogliesse l'elenco dei reati a Legnano, dove sono stati individuati i colpevoli, e facesse una bella tabella per vedere quali pene sono state "inflitte" in base ai vari reati.

Ho come l'impressione che comunicare queste informazioni sulle sentenze alimenti di più la criminalità e dall'altra parte la rabbia dei cittadini onesti che hanno tutte le ragioni per non sentirsi tutelati (e non parlo delle Forze dell'ordine, ma di chi esercita il potere giudiziario).

Almeno, con una tabella alla mano, chi volesse compiere qualche "cavolata", saprebbe scegliere velocemente sul menu cosa fare e quanto pagare. Ma attenzione, questo menu vale se sei già un balordo, altrimenti se sei "pulito", sbagli una volta e ti rovinano la vita…

Saluti

Andrea