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Cavalcavia del Ghisallo: un limite di velocità assurdo

29 Agosto 2014

Gentile Direttore, in merito all'articolo riguardante la lettera inviata dal dottor Livio Frigoli ai dipendenti comunali per far fronte al problema delle multe assegnate per eccesso di velocità lungo il cavalcavia del Ghisallo, vorrei cogliere l'occasione per soffermarmi sulle molte critiche e polemiche che hanno interessato l'autovelox in questione in questi ultimi mesi.

Da quasi un anno, per motivi lavorativi, percorro quotidianamente il tratto di strada del cavalcavia del Ghisallo, una superstrada urbana che consente l'ingresso al centro di Milano per chi arriva dall'autostrada dei Laghi.

II 10 marzo 2014 viene installato un autovelox che, secondo quanto riportato, eleva una media di 3.000 multe al giorno.

Le segnalazioni di controllo velocità inizialmente sono scarse, il limite di velocità non è chiaro, in quanto si passa dagli 80 km/h subito dopo l'autostrada, a cartelli di segnalazione di 50km/h che precedono un segnale su asfalto di 70 km/h, dove per andare a quella velocità bisogna davvero stare col piede sul freno.

Mi trovo a condividere con Frigoli la definizione di "assurdo" relativamente al limite di 70k/h, perchè ritengo quest'ultimo non conforme alla strada presa in esame, in quanto è contigua all'autostrada, è composta da 3 corsie e la visibilità è tale da non dover consentire alcun rallentamento onde evitare eventuali pericoli.

Percorrendo la strada si può notare come le macchine rallentino solo in prossimità del tratto dell'autevelox, manovra che può addirittura essere più rischiosa rispetto all'andamento costante che si manteneva prima dell'installazione del suddetto. Stando alle motivazioni della Giunta del Comune di Milano, l'autovelox è stato installato per la sicurezza stradale e come monito per il rispetto delle regole.

Personalmente ritengo che vada contestato, in quanto le multe erogate sono certamente un sistema con cui il Comune di Milano "fa cassa" e non serva a tutelare la sicurezza dei guidatori.

E' scontato affermare che se le regole sono buone e portano migliorie allora è giusto applicarle e farle rispettare, ma nel caso specifico provocano e hanno provocato un eccesso di malcontento e non hanno risolto nessuna situazione particolare riguardo la sicurezza della strada. Con questo non sto invitando a non rispettare il limite di velocità introdotto, ma a unire le voci contro una  decisione fortemente penalizzante a danno di chi lavora e di chi, più in generale, ha la sfortuna di passare da quella strada.

In conclusione, un pensiero per chi si è ritrovato, ingiustamente a mio modo di vedere, a dover sborsare soldi per una multa e a chi, oltre a quella, si è visto togliere punti dalla patente. Penso ai lavoratori che ora temono di trovare altre multe nelle cassetta della posta, e che sperano di ritrovarsi abbastanza punti sulla patente per poter raggiungere il luogo di lavoro o ritornare a casa dopo una giornata lavorativa.

Con questa lettera vorrei richiamare l'attenzione di tutti i pendolari che hanno percorso questo tragitto e che come il sottoscritto hanno trovato tale limite inopportuno e assurdo.

La ringrazio Direttore per la lettura e se vorrà ospitare questa considerazione nel Suo portale.

Un saluto di stima.

P.G.

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