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Cantiere al Castello: attuate tutte le norme sulla sicurezza

13 Agosto 2014

L'ing. Edoardo Maria Zanotta, a destra, con il sindaco Alberto Centinaio durante un controllo all'area del Castello interessata ai recenti lavori


Gentile Direttore, in merito alla lettera pubblicata su LN con la quale un Lettore mette in discussione la sicurezza del cantiere comunale nella fase in cui si stava varando il nuovo ponte di accesso al Castello di Legnano, mi sento in dovere di fornire alcune precisazioni al fine di tutelare l'immagine dell'Amministrazione in cui ho la fortuna di lavorare.

Innanzitutto vorrei rispondere ai quesiti posti dall'Ignoto Lettore, rassicurandolo sul fatto che durante la succitata fase lavorativa erano presenti tutte le figure professionali previste dal così detto Testo Unico sulla Salute e la Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (D.Lgs 81/08), vale a dire: Committente/Responsabile dei Lavori, Coordinatore Sicurezza in fase di Progettazione/Esecuzione, Datore di Lavoro dell'impresa esecutrice, ecc..

Inoltre formulare alcune affermazioni solo sulla base di alcune fotografie apparse sui media, a mio modesto parere, evidenzia solo l'ormai modaiola mania di protagonismo esplicabile attraverso sterile polemica purché, ovviamente, sia gratuita ed non implichi il confronto diretto con gli addetti ai lavori.

Chiunque, da debita distanza, sabato mattina avesse assistito al varo del nuovo ponte avrebbe notato che le sostanziali misure di sicurezza del cantiere erano assolutamente attuate. E' indubbio che il sottoscritto alla fine della fase che prevedeva la movimentazione dei carichi sospesi era sprovvisto di elmetto ma, al di là di ciò che potrebbe rappresentare un discutibile cattivo esempio, risulta che l'elmetto serva a proteggere dai rischi dovuti all'accidentale caduta dall'alto di corpi contundenti, rischi che, una volta appoggiato il ponte, non erano più presenti in cantiere. Per quanto concerne le altre osservazioni che IL, con piglio cattedratico, solleva in merito alla mancanza di adozione di alcune misure di sicurezza nel cantiere, non posso altro che consigliare di leggere con accuratezza il D.Lgs. 81/08 al fine di capire quando siano obbligatorie o meno.

Come autorevolmente ricordato su LN, ritengo che ancora una volta il tono accusatorio abbia prevalso alla dichiarata cultura della sicurezza, convinzione rafforzata dall'accusa di favorire un vantaggio economico per l'impresa per il mancato impiego di DPI (i dispositivi di protezione individuale erano a disposizione e, nel caso specifico, il risparmio dell'impresa per la mancata adozione sarebbe stato irrilevante). 

Concludo affermando che l'Amministrazione Comunale di Legnano, proprio al fine di garantire la sicurezza nei cantieri, vanta nel proprio organico un atipico e cospicuo numero di coordinatori per la sicurezza, formati ed aggiornati secondo le specifiche disposizioni legislative, tecnici che, prima nella fase di progettazione, poi nella fase di esecuzione, valutano tutti i possibili rischi delle lavorazioni convocando, prima della relativa esecuzione, apposita riunione di coordinamento per la sicurezza dei lavoratori del cantiere (come avvenuto in occasione al varo del ponte) concertando tra Committente ed Impresa le misure e le pratiche più idonei per minimizzare i rischi insiti nelle lavorazioni.

Ringrazio per la possibilità di replica, augurando a tutti i Lettori un felice Ferragosto.

Edoardo Maria Zanotta (Committente, DL e Coordinatore della sicurezza del cantiere)  


(m.t.) – Una sola considerazione. Il mittente della lettera non è "ignoto", ma, come consente la legge, ha preferito non firmare con nome e cognome le sue considerazioni. La direzione del giornale ha richiesto al lettore i dati, che saranno trattati secondo le norme sulla privacy e non potranno essere svelati se non all'autorità giudiziaria.

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