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Qualche disagio alla piazzola ecologica

23 Luglio 2014

Direttore buongiorno, con la sacrosanta premessa che i problemi oggi giorno siano ben altri, sono nuovamente a scriverle questa volta per raccontare a lei ed ai sui lettori quanto mi è successo ieri sera presso il punto di raccolta rifiuti di via Novara.

I fatti.
Arrivo all'ingresso della piattaforma ecologica pochi minuti prima delle 19:00 (orario di chiusura esposto) trovando il cancello chiuso.
Faccio notare al tecnico addetto che mancavano ancora una manciata di minuti e mi viene risposto – parole testuali – “Le regole non le decido io, la Direzione ha detto che il cancello deve essere chiuso qualche minuto prima. Se hai qualche cosa da dire vai da loro”.
Viste le mie continue obiezioni mi viene risposto "Sono le sette e chiudo. Al massimo adesso mancano 3 minuti, se vuoi lasci fuori la macchina ed entri a piedi a buttare la roba. Non posso tutte le sere stare qui ad aspettare fino alle otto che la gente esce: o a piedi o torni domani".
Detto fatto: macchina posizionata nei pressi del cancello all'esterno, scaricata e 4/5 viaggi a piedi distribuendo il materiale nei vari cassoni sotto lo sguardo dell’addetto inizialmente forse in parte divertito (per la sua vittoria di non farmi entrare in macchina), ma probabilmente poi anche in parte risentito (in auto avrei impiegato meno dei 3 minuti rimasti, invece a piedi molto di più ed a lui toccava aspettare).
Nel frattempo un altro cittadino, trovandosi nelle mie condizioni, ha seguito il mio iter (macchina fuori parcheggiata di fianco alla mia ed alcuni viaggi a piedi).

E adesso qualche domanda & pensieri in libertà
1) Se la piattaforma è chiusa è chiusa comunque, punto e basta: perché la “cattiveria” di non farci entrare in macchina ma solo a piedi? Qui non si tratta di applicare solo il buon senso – che spesso manca a chi si trova in una condizione di forza – ma di applicare correttamente delle regole. Per quanto mi riguarda, e credo anche per l’altra persona che ha scaricato la macchina e conferito i rifiuti a piedi nei vari cassoni, il gesto non è stato interpretato come una “gentile concessione”, ma come una miserabile prevaricazione.
2) AMGA ha effettivamente inviato una direttiva ai propri dipendenti per far chiudere il cancello “qualche minuto prima”? Se sì ok, sarebbe però opportuno correggere il cartello con la dicitura “ultimo accesso consentito alle ….”. Se invece non fosse così allora gli consiglierei di approfondire la questione (già in passato mi accadde un fatto analogo, ma trattandosi di un semplice pacco di giornali che avevo nel baule dell'auto soprassedetti dal chiedere chiarimenti).
Qualcuno potrebbe pensare che esagero, ma essendo la piattaforma dotata di un impianto di videosorveglianza alla Direzione AMGA basterebbe semplicemente vedere le registrazioni di ieri e verificare orari e fatti: non erano sicuramente le 18:30 ma il cancello non è stato chiuso alle 19:00 come ripetutamente affermato dall'addetto.
Infine un suggerimento a chi in futuro dovesse eventualmente trovarsi nelle medesime condizioni: non perdete tempo in inutili discussioni e dirigetevi verso l’ingresso ed utilizzate il lettore di tessere posto nei pressi della sbarra. Come dicevano gli antichi “verba volant scripta manent”, se siete nel giusto avrete una chance in più per far valere i vostri diritti: non dimentichiamo mai che AMGA è anche un servizio per i cittadini ed in parte è anche “nostra”.

Un’ultima precisazione ci tengo a farla.
Questa volta non ho volutamente raccolto l’invito che solitamente Legnanonews fa ai propri lettori, ovvero quello di rivolgersi ai diretti interessati poiché loro sono un semplice mezzo di informazione e non hanno voce in capitolo: per esperienza personale ho riscontrato in passato che purtroppo in alcuni casi è risultato più efficace utilizzare invece tale modalità che non rivolgendosi direttamente ad AMGA (qualcuno si ricorda la segnalazione del mancato ritiro del vetro per più settimane consecutive? Una volta pubblicata la mia lettera su Legnanonews, in meno di 2 ore i bidoni furono celermente svuotati!).

Cordiali saluti,
Andrea Airaghi


(m.t.) – Non sappiamo proprio se anche in questo caso potremo compiere qualche "miracolo" mediatico. Ce la auguriamo per i nostri lettori, così affezionati da accreditarci doti quasi extraterrestri, ma saremmo comunque ben lieti di accogliere, eventualmente, una risposta dei responsabili, ai quali lasciamo la più ampia disponibilità di spazio.

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