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Convegno Anci-Expo a Legnano… “tanta spesa poca resa”

17 Aprile 2014

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Olindo Torraca, fondatore del Comitato Agorà, in merito al convegno Anci "Verso Expo", lo sprint dei Comuni e dei territori che si è svolto sabato e lunedì a Palazzo Da Pergo. La riflessione a tratti ironica del cittadino parte dai grandi assenti (Maroni – Fassino e Pisapia) e si sofferma sui contenuti espressi dai relatori, a suo parere «poco concreti e contradditori» per arrivare ad un'amara conclusione: "Convegno Anci Expo a Legnano… tanta spesa poca resa". 

«La nostra amministrazione – scrive Torraca – ha speso 5.700 euro (la cifra è scritta nella determina N. 24 del 11.04.2014, n.d.r.) per compenso relatori, ospitalità dei relatori, allestimento costumi, e oltre 1.700 di catering per il rinfresco». I relatori hanno ricevuto un compenso lordo di 330 euro e sono stati stanziati altri mille euro per la mostra di costumi del Palio. «Almeno – conclude in tono ironico il legnanese – abbiamo sostenuto attività di catering sul nostro territorio viene da pensare… macché il catering è stato suggerito da Anci e arriva da Castenaso, un paese di 15.000 abitanti in provincia di Bologna. Alla faccia della politica di sostegno alle imprese locali. Peccato: le premesse iniziali dei due sindaci, Fontana e Centinaio, che prospettavano finalmente le strategie comuni dove sono finite? Perchè ce lo siamo chiesti in molti. E non vi è stata una sessione pomeridiana, tutto è finito davanti alle lasagne Bolognesi. Alla faccia della Cassuoela Legnanese».

Di seguito la lettera per intero

Convegno Anci di Legnano su Expo 2015. 

Si parte da chi è stato annunciato e non si è  presentato: Pisapia; sindaco di Milano, Maroni; presidente della Regione Lombardia, Fassino; presidente Anci e sindaco di Torino.

Si arriva a chi invece c'era, e che ha espresso pareri che contraddicevano le analisi di altri, insomma una confusione generale d’idee e concetti.

Eppure la premessa del sindaco di Legnano era carica di entusiasmo e ben augurante:
"Qui oggi sarà possibile conoscere e approfondire le strategie già avviate e in via di definizione, non solo elaborate dai comuni ma anche da soggetti associati che possono e debbono valorizzare il territorio”. Anche la dichiarazione del sindaco di Varese, e presidente Anci Lombardia, lasciava presagire che qualcosa di nuovo e di concreto nel corso del convegno sarebbe emerso:Dopo alcuni anni di presentazione, iniziamo ora a entrare nello specifico di Expo per capire concretamente quali sono le grandi opportunità che Expo offrirà e che renderà, partecipi i comuni e i loro territori con le loro eccellenze"

Prima risposta del dottor Giuliano Noci, presidente Explora: "Vogliamo far arrivare un milione di cinesi e in quel periodo, ci sono circa 100.000 posti aerei su Malpensa, ma dove vogliamo andare, se non potenziamo le linee aeree?" e poi subito dopo la prima contraddizione con i due sindaci: "Bisogna promuovere motivazioni di viaggio. Non dobbiamo promuovere i territori, promuovere i territori è controproducente, dobbiamo promuovere proposte accattivanti, gli svizzeri sono stati capaci nel promuovere un turismo su un personaggio  inventato dai  giapponesi, Heidi. La nostra proposta non deve essere troppo sofisticata, altrimenti i visitatori vanno a Disneyland a Parigi e non si fermano in Italia" 

A sentir questo ingegnere gestionale, che di turismo non se ne è mai occupato, della battaglia di Legnano, e delle eccellenze del nostro territorio, a chi viene per visitate Expo non gliene frega molto. Se l'esperto è lui e ha ragione… basta puntare su altri visitatori, magari più colti di quelli a cui vuole puntare lui.

Dott. Vaciago, direttore padiglione Italia, dopo aver equiparato la manifestazione ai Mondiali di calcio, dove ogni nazione sarà in competizione con le altre,  Expo spa, ha solo il compito organizzativo, spetta quindi al  padiglione Italia creare business e attrattiva, di conseguenza si alterneranno le eccellenze italiane e le delegazioni regionali, ma i nostri albergatori, a quanto sostiene lui,  in questo momento non sono coesi, e ognuno va per i fatti suoi, di conseguenza tutta la modalità dell'accoglienza è da costruire. Dove metteremo gli oltre venti milioni di visitatori?

Milano vuole creare attrazione e sottrarre turisti e visitatori al resto del territorio. Alla faccia della città metropolitana. La sfida è aperta cari provinciali, ecco in sintesi quello che ha detto il portavoce milanese, l'assessore Del Corno "fertilizziamo il pensiero" "Milano farà 6 eventi culturali, uno al mese, che andranno a catturare i visitatori di diverse nazioni" non vogliamo il turista mordi e fuggi ma deve fermarsi più giorni, tutta la città sarà coinvolta"

Dott. Pietraroia di Eupolis, ha detto, le stesse cose di un anno fa, si trovano in grande serie su you tube. Basta digitare Eupolis/Pietraroia. Nulla di nuovo.

Il dott. Penati, indicato come Program Manager dell'Alto Milanese, (il termine non indica nulla di concreto, molto più appropriato il termine con cui la nostra amministrazione gli ha affidato l’incarico: Project Manager; definisce meglio il ruolo, con un chiaro scopo e ben definito obiettivo, perlomeno Wikipedia lo indica chiaramente, speriamo che corrisponda al vero!) ha in programma di lanciare iniziative sul nostro territorio avente come slogan  "La Milano che conviene" creando ospitalità ed accoglienza  a poco prezzo, invitando, ci dirà  come, anche  i pensionati e le famiglie ad affittare le loro camere libere,  magari a venti euro a notte, in maniera tale che anche loro potranno beneficiare di Expo.

Allo stesso tempo il dott. Penati ha prospettato anche un “fuori Expo” sul nostro territorio. Anche in questo caso ci diranno come, poiché siti espositivi a Legnano non ve ne sono. Faranno una tensostruttura? 

CONCLUSIONE: Convegno Anci Expo a Legnano… tanta spesa poca resa.

La nostra amministrazione ha speso 5.700 euro, compenso relatori, ospitalità dei relatori, allestimento costumi, e oltre 1.700 di catering per il rinfresco. Almeno abbiamo sostenuto attività di catering sul nostro territorio viene da pensare… macché il catering è stato suggerito da Anci e arriva da Castenaso, un paese di 15.000 abitanti in provincia di Bologna. Alla faccia della politica di sostegno alle imprese locali.

Ma le premesse iniziali dei due sindaci, Fontana e Centinaio, che prospettavano finalmente le strategie comuni dove sono finite? Perchè ce lo siamo chiesti in molti. E non vi è stata una sessione pomeridiana, tutto è finito davanti alle lasagne Bolognesi. Alla faccia della Cassuoela Legnanese.

…….aria fritta e brodo da masticare.

Olindo Torraca

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